Domani la Roma si trova ad affrontare una gara importantissima per il proseguo della stagione. Un derby atipico - senza Curve per lo sciopero deciso da entrambe le tifoserie - tra due squadre che occupano i primi posti della classifica, come non accadeva da tempo. Intervistato dalla trasmissione "Dribbling" di Rai Due, Radja Nainggolan ha parlato di molti aspetti della sua vita, presente e passata.
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Nainggolan: “Questo può essere l’anno buono per vincere col Belgio e la Roma”
Il centrocampista intervistato da "Dribbling" racconta alcuni aspetti della sua vita: "L'assenza di mio padre è stata pesante, mia madre importantissima nella mia vita"
"Per me i tatuaggi rappresentano l'arte e tanto della mia vita - ha spiegato il belga di origini indonesiane - oltre che quello che è successo e succederà". Poi sulla famiglia e le difficoltà vissute da ragazzino: "Mia madre è stata la persona più importante della mia vita - afferma Radja - perché sono cresciuto senza padre. E' stata una brutta mancanza, penso che oggi sarebbe orgogliosa di me. Ma queste cose succedono, è la vita ed è importante che le persone che ti mancano rimangano dentro. Non sono credente, mi sono successe troppe cose particolari: quando ho tentato di avere fede poi mi è stato tolto qualcosa. Rispetto tutti, ma l'importane è credere in quello che vedo e ho visto".
Sulla sua città di nascita. "Anversa? - continua il 'Ninja' - . E' una città che racconta molto, ci sono bei posti anche se è piccola. Qui in Italia però ho trovato la mia dimensione, sto bene. I social? Li uso tanto perché trovo sia bello condividere alcune cose con le persone normali, è un motivo per far vedere che anche noi siamo persone comuni.Gli insulti? In Italia succede, io voglio farmi rispettare". E ancora, sul concetto di diversità: "Non si decide come si nasce, se uno decide di essere diverso è una cosa personale. Uno nasce nero, uno bianco".
Infine, inevitabilmente, sulla stracittadina di domani alle 15: "Pensiamo solo a noi - conclude il numero 4 giallorosso - dobbiamo essere consapevoli di essere forti. Il mio sogno è di migliorarmi sempre e fare da esempio alle persone. Ovviamente voglio vincere qualcosa presto, finora mi manca solo questo. Questo penso che potrebbe essere l'anno giusto per il Belgio e per la Roma".
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