Non cambia mai José Mourinho, nemmeno quando vince come ieri. Trascinato dalla tripletta dell'eterno Edin Dzeko, il suo Fenerbahce ha battuto 4-3 in trasferta gli svizzeri del Lugano nell'andata del secondo turno preliminare di Champions League. Al termine della sfida Mou ne ha per tutti. In primis per l'Uefa. "Non volevamo trovare scuse prima della partita, ma era difficile giocare su un campo sintetico, era difficile adattarsi. I giocatori hanno avuto difficoltà a palleggiare. È inaccettabile giocare su una superficie del genere a livello di Champions League", la denuncia dello Special One che poi spiega: "Se vogliamo giocare a calcio ad alto livello, questo terreno sintetico non lo fa. Perché il palleggio della palla è stato un fattore efficace in senso negativo. Non capisco perché la Uefa permetta di giocare a calcio su questo campo sintetico, non capisco perché una buona squadra come il Lugano giochi su questo campo, non produce un buon risultato. Ci sono stati 7 gol, alla gente piacciono i gol". Poi la bacchettata all'allenatore del Lugano, Mattia Croci-Torti: "Mi piace, sembra me da giovane. Ma parla troppo, si lamenta troppo. È l’emotività della gioventù. Lui è più fortunato di me, perché quando io mi comportavo così, venivo sempre espulso".
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Mourinho non cambia mai: che frecciate all’Uefa e al tecnico del Lugano
Lo Special One ieri ha vinto 4-3 in casa del Lugano grazie a una tripletta di Dzeko
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