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Morte Morosini, Favini: “Era un ragazzo fantastico non chiedeva, ma donava”

Continua ininterrotto il flusso di amici, conoscenti e personaggi del mondo del calcio nella camera ardente di Piermario Morosini, allestita nella chiesa parrocchiale del quartiere del Monterosso.

Redazione

Continua ininterrotto il flusso di amici, conoscenti e personaggi del mondo del calcio nella camera ardente di Piermario Morosini, allestita nella chiesa parrocchiale del quartiere del Monterosso.

«Non mi stupisco del clamore mediatico che ha sollevato la morte di Morosini perchè era un ragazzo fantastico, se lo merita - ha commentato Mino Favini, responsabile del settore giovanile atalantino che conosceva bene Piermario - Nonostante le sfortune che ha avuto Piermario non ha mai chiesto niente, anzi, ha sempre donato». Tra gli altri si sono visti anche Omar Torri, centravanti dell'Albinoleffe, e l'ex allenatore Gigi Maifredi, che ha detto: «In campo ha dimostrato quello che era nella vita, rialzandosi tre volte».«Era un ragazzo d'oro - ha aggiunto - Il procuratore Ernesto Randazzo - Spero che la gente si ricordi di lui per la persona che era prima ancora che per il calciatore. Con Piermario il calcio ha dimostrato che non è fatto solo di persone superficiali ma anche di grandi uomini». (ANSA)