La vicenda lascia a bocca aperta. E poco conta che, soltanto ieri, da più parti s'invocasse una sorta di “tregua” nella vicenda tra Fiorentina e Montolivo.
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Montolivo, minacce di morte su Facebook. Denunciato il tifoso
La vicenda lascia a bocca aperta. E poco conta che, soltanto ieri, da più parti s’invocasse una sorta di “tregua” nella vicenda tra Fiorentina e Montolivo.
Anche perchè purtroppo, nel mondo odierno, stupirsi è diventata sempre più una rarità. Succede allora che, a fronte del mancato rinnovo, ci sia persino chi sia disposto a pensare ben altro rispetto al semplice fischio nei confronti del giocatore nel corso di una partita.
Succede, in pratica, che su una pagina facebook di fans del centrocampista, ci sia pure chi si senta in grado di minacciare di morte Montolivo. Una vicenda paradossale, per non dire di peggio, che travalica qualsiasi senso logico e per questo motivo esclusivamente deprecabile. E, di certo, in breve anche materia per chi vigila e mantiene l'ordine. Non a caso, la minaccia apparsa sulla pagina del social network dedicata a Montolivo, verrà a breve cancellata fermo restando le indagini portate avanti dalle forze dell'ordine. Anche perchè, e ci pare il minimo, gli autori di queste minacce saranno pesantemente puniti dalle autorità del caso.
Nel mezzo, però, anche la comprensibile preoccupazione di familiari e persone vicine a Montolivo che, di certo, non possono ignorare il peso, allucinante, di certe espressioni. Il giocatore, per il momento, si dice tranquillo, e come anticipato ieri da Firenzeviola.it, sceglie la via del silenzio, ma quanto osservato su Facebook nei giorni scorsi è indice di un'inciviltà insopportabile per tutti. Appassionati di calcio o meno. Perchè in questo caso si supera di gran lunga qualsiasi limite, figuriamoci quello di uno sport (che già di per sè dovrebbe eludere da taluni scenari) nel quale, fino a prova contraria, i calciatori (e le società) sono libere di fare mercato.
(calciomercato.com)
Il ragazzo, un ventunenne di Bagno a Ripoli, è stato denunciato dalla Digos. (ANSA)
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