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Mercato e polemiche storia di un fallimento

(repubblica.it – G.Calabrese) È una squadra senza cuore e senza anima la Fiorentina.

Redazione

(repubblica.it - G.Calabrese) È una squadra senza cuore e senza anima la Fiorentina.

Una squadra costruita male, nata dal progetto tecnico di un direttore sportivo (Corvino) e non di un allenatore. Non è questa la Fiorentina che voleva Mihajlovic (aveva chiesto un mediano davanti alla difesa e un trequartista), non è questa la Fiorentina con cui Delio Rossi può pensare di risalire in classifica. Troppi limiti, troppi errori.

Lasciando perdere la difesa, che è il reparto meno disorganizzato (ma Romulo non è un terzino ed è stato comprato per quel ruolo...), il resto della squadra è un enorme punto interrogativo. Il mediano davanti alla difesa non c'è. In compenso sono arrivati Munari, un onesto pedatore, e Kharja, al quale è stato concesso di fare il pendolare con Milano. Una follia. In ogni caso nessuno dei due giocatori è adatto al progetto Fiorentina. Allora era meglio investire sui giovani e non relegarli in Primavera solo per l'ambizione di vincere qualcosa (altro errore).

Andiamo oltre. Il trequartista. La Fiorentina ha speso mesi e tempo a inseguire Aquilani (a un certo punto Corvino aveva soffiato ai giornali che l'operazione era conclusa), ma quando la trattativa è saltata si è ritrovata con niente in mano. Per non parlare dell'alternativa di Gilardino, un signore a fine carriera, Santiago Silva, lontano dal calcio italiano e già scartato qualche anno fa dal Chievo. Un'altra operazione misteriosa costata alla società ben due milioni e mezzo.

Senza trascurare i "rami secchi" (parole di Corvino) che il ds doveva tagliare. E parliamo di Montolivo, fatto fuori dalla società che lo voleva in tribuna ma sempre in campo per scelta tecnica (inevitabile); Vargas, che da tempo ha mollato il progetto viola; Gilardino, bloccato a gennaio mentre stava andando alla Juve, trattato per tutta l'estate con il Genoa e tenuto a Firenze solo per tre milioni di differenza tra richiesta e offerta; e infine Cerci, provato a mollare al City e poi rimasto pure lui.

Dunque una squadra fatta di errori e incongruenze che ora si trova molto più vicina alla zona retrocessione che non all'Europa. A gennaio serve un intervento sul mercato e deve essere sostanzioso. Ma c'è un problema: a gennaio Corvino deve recuperare anche i quindici milioni di passivo che ancora ci sono, per cui non sarà facile risanare il bilancio e mettere a posto la squadra. Forse è opportuno che Delio Rossi faccia due chiacchiere con Andrea Della Valle...