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Manchester United, tifosi in protesta entrano nel centro sportivo – FOTO

@RedIssue

Un gruppo di circa venti persone è entrato a Carrington con striscioni contro la dirigenza e ha chiesto (e ottenuto) di parlare con l'allenatore Solskjaer

Redazione

Tensione a Manchester, dove venti tifosi sono entrati nel centro sportivo di Carrington con alcuni striscioni di protesta contro la dirigenza dello United ("Glazers out"), chiedendo di parlare con il tecnico Solskjaer. L'allenatore insieme a Michael Carrick, il direttore tecnico Fletcher e il centrocampista Matic sono usciti per un confronto. La protesta nasce dalla Superlega, della quale il Manchester United aveva annunciato di far parte: Joel Glazer, co-proprietario dei Red Devils, era stato nominato vicepresidente della Superlega, prima del passo indietro di martedì con la lettera aperta della società ai tifosi con cui il club si è scusato (come hanno fatto le altre cinque inglesi coinvolte): "Abbiamo sbagliato e vogliamo dimostrare di poter sistemare le cose. Accettiamo l'idea che non sia la Superlega la strada giusta per rendere il calcio più sostenibile nel lungo periodo - le parole nella note ufficiale - e per questa scelta ci scusiamo. Voi tifosi sarete sempre il cuore di questo club".

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Una lettera che evidentemente non è bastata ai tifosi, che hanno voluto mostrare ancora una volta la rabbia e la delusione per l'adesione alla Superlega che tanto ha fatto discutere in questi giorni. Ma i problemi con la famiglia Glazer nasce già dal 2005, anno di acquisto del club: l'operazione era nata grazie ai debiti contratti per portare a termine la trattativa, scaricandoli però sullo stesso United. Di fatto, i Glazer avevano acquistato il club grazie a prestiti garantiti dal patrimonio della stessa società di Manchester. Oggi la protesta a Carrington: non il modo migliore per preparare la partita di domenica contro il Leeds e quella di giovedì con la Roma di Europa League.