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È morto Alicicco, storico medico della Roma per oltre 20 anni: giovedì i funerali

È morto Alicicco, storico medico della Roma per oltre 20 anni: giovedì i funerali - immagine 1
Arriva anche il cordoglio del club giallorosso: ''Tra il 1978 e il 2001 ha curato i nostri campioni, resterà per sempre nel nostro cuore''. Poi il messaggio della Figc
Redazione

Si è spento oggi Ernesto Alicicco, storico medico della Roma e del calcio italiano. A comunicarlo è stato il fratello Francesco, che ha riferito che il decesso di Ermesto è avvenuto nella sua casa a Roma. L’ex medico giallorosso avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 7 novembre. Il suo nome è indissolubilmente legato agli anni dell'era Anzalone, con una carriera che è proseguita durante la gestione di Dino Viola e si è conclusa con la presidenza di Franco Sensi. Fiduciario medico della FIGC per il settore giovanile dal 1968 al 1978, ha ricoperto il ruolo di medico sociale della prima squadra giallorossa dal 1978 fino al 2001. Successivamente, dal 2001 al 2003, è stato direttore responsabile dei servizi sanitari del Brescia e medico sociale della prima squadra. Dal 2006 al 2008, ha inoltre presieduto la commissione medica del settore giovanile scolastico. Aliciccio lascia un segno indelebile nel mondo del calcio, ricordato per la sua professionalità e dedizione. L'intero ambiente calcistico si stringe attorno alla sua famiglia in questo momento di lutto. Arriva anche l'annuncio della Roma sul suo profilo X: ''La AS Roma piange la scomparsa di Ernesto Alicicco. Tra il 1978 e il 2001 ha curato i nostri campioni, resterà per sempre nel nostro cuore''. Giovedì mattina alle 11 si celebreranno i funerali in piazza dei Quiriti nella chiesa di San Gioacchino.

Nel pomeriggio anche il pensiero del presidente della Figc Gravina:“Partecipo con grande commozione al cordoglio per la scomparsa di Alicicco, è stato un professionista serio e disponibile, che nel corso degli anni, da responsabile medico della Roma, si è guadagnato la stima di tutti gli addetti ai lavori. Una persona amabile e vera, con lui condividevo due grandi passioni: quella per il calcio e per l’Abruzzo”.