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Luciano Moggi: “Dopo Abete vedo bene Andrea Agnelli”

L'ex dg della Juve Moggi parla del fallimento della Nazionale: "Le parole di De Rossi sono significative. L'Italia di Prandelli non ha mai fatto bene"

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Luciano Moggi ha rilasciato queste dichiarazioni su tuttomercatoweb.com sul fallimento della Nazionale e sulle dimissioni di Prandelli e Abete. Queste le sue parole:

"È finito un ciclo?

"Diciamo che il progetto non è mai cominciato, perché l'Italia di Prandelli non ha mai fatto bene. La Nazionale deve essere gestita come un club, come un'azienda di calcio e soprattutto da chi di calcio ne capisce, e non mi sembra sia il caso di Valentini. Prandelli ne è stato una vittima, abbandonato a se stesso".

"Sulle dimissioni di Abete cosa ci dice?

"Ho sentito che l'avrebbe fatto comunque, dopo la prima partita ci davano per migliori, ma l'Inghilterra è una banda di ragazzi che non doveva proprio essere lì. Troppo facile dimettersi ieri sera, dopo il tracollo".

"Come sarà il dopo-Abete?

"Mi auguro che vada qualcuno che ne capisce di calcio per aiutare chi deve costruire la squadra, e soprattutto deve impedire la crescita totale dell'invasione degli stranieri. Abbiamo una Nazionale inferiore".

"Quali sono stati gli errori di Prandelli?

"È stato triste veder mettere in campo Cassano per Immobile. Balotelli è stato un corpo estraneo alla Nazionale; poi sbagli e ne paghi le conseguenze, le parole di De Rossi sono significative. Ieri doveva scendere in campo uno come Cerci, invece l'ha messo contro la Costa Rica, dove non serviva un contropiedista".

"Dopo Prandelli chi vede?

"Io ci vedo Allegri, e dopo Abete vedo Andrea Agnelli, che è nato nel calcio".