''Senza legge sugli stadi bisogna seguire i tempi borbonici della burocrazia. La Juve ha impiegato 11 anni per il rifacimento di uno stadio che gia' esisteva''. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ospite della trasmissione Supermax di Radio 2 condotta da Max Giusti torna a parlare della legge sugli stadi bloccata in Parlamento in attesa di essere approvata. ''Oggi la legge e' ferma al Senato, alla Commissione Cultura. I parlamentari vi hanno inserito quattro righe che contrastano con la celerita' – fa notare il patron biancoceleste -. Capisco che bisogna salvaguardare tutti i vincoli ma loro inseriscono in quelle righe che l'efficacia della Conferenza dei Servizi e' subordinata all'assenso di chi ha messo il vincolo: cioè se chi ha messo il vincolo dice no, addio stadio", rileva Lotito che conferma la sua intenzione di realizzare lo stadio della Lazio a Roma. ''Valmontone e' stata una provocazione – spiega -, perchè all'epoca quando la lanciai, 8 anni fa, l'amministrazione ritenne gli stadi non servissero, perche' c'era l'Olimpico e il Flaminio. Dopo 8 anni hanno capito che c'e' la necessita' dello stadio''.(ANSA).
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Lotito: “Al Comune di Roma dopo 8 anni hanno capito che c’è la necessità dello stadio”
”Senza legge sugli stadi bisogna seguire i tempi borbonici della burocrazia. La Juve ha impiegato 11 anni per il rifacimento di uno stadio che gia’ esisteva”. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito,
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