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Lite per viabilità: assolto in appello Lotito. Era accusato di violenza privata

Il presidente della Lazio Claudio Lotito e’ stato assolto dai giudici della prima corte di appello di Roma dall’accusa di violenza privata.

Redazione

Il presidente della Lazio Claudio Lotito e' stato assolto dai giudici della prima corte di appello di Roma dall'accusa di violenza privata. Il processo era scaturito da una denuncia presentata da una automobilista per una discussione legata a motivi di viabilita', provocata da un lieve incidente, e degenerata - era detto nell'atto presentato in tribunale - nel danneggiamento del telefono cellulare della donna. In primo grado Lotito era stato condannato a due mesi di reclusione (pena estinta per indulto).

Nel processo di appello Lotito, difeso dall'avvocato Gianmichele Gentile, e' stato assolto per non aver commesso il fatto. L'accusa era incentrata sul riconoscimento fotografico dell'imputato. Ricognizione non ritenuta attendibile dai giudici di secondo grado.

Il patron della Lazio aveva sempre respinto le accuse sostenendo che non fu lui il protagonista dell'episodio avvenuto il 29 settembre 2005 in via della Maglianella. In particolare, aveva sostenuto che quel giorno era impegnato nel Consiglio di gestione del sodalizio biancoceleste per l'approvazione del bilancio. Non solo, per Lotito il riconoscimento della donna non era avvenuto nell'immediatezza del fatto, ma solo un anno e mezzo dopo. (ANSA).