“El sabado no estoy para nadie” titolava il popolare quotidiano sportivo spagnolo Marca sulla prima pagina di Lunedì scorso, attivando il count down verso la partitissima in programma questa sera al Santiago Bernabeù: Real Madrid-Barcellona, primo atto del clasìco edizione 2014/15. Un titolo azzeccatissimo, un vero e proprio slogan, perché in poche parole c’è racchiuso il pensiero fisso che ha caratterizzato la settimana di tutti gli appassionati di calcio del globo, che si ritroveranno idealmente per questo immancabile appuntamento, con l’intento di abbandonarsi completamente e lasciarsi travolgere dalle emozioni che la partita promette.
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Liga BBVA: fermi tutti c’è il Clasìco
La Liga spagnola vive uno dei momenti più attesi della stagione: il primo atto della sfida tra Real Madrid e Barcellona. Gli appassionati di tutto il mondo saranno davanti alla tv per godersi lo spettacolo, reso più interessante dal ritorno di...
Una partita certo, matanto tanto di più, a cominciare da una rivalità leggendaria che va oltre il calcio e che affonda le proprie radici nella storia di una nazione. Da una parte la Castilla, dall’altra la Catalogna, da una parte Madrid, dall’altra Barcellona, da una parte la Corona di Spagna dall’altra l’indipendentismo Catalano. All’apparenza sembrerebbe una questione tutta spagnola, una sfida che dovrebbe accendere gli animi di chi, per un motivo o per l’altro, si sente dell’una o dell’altra parte, ma c’è di mezzo un pallone e questo… cambia tutto. Perché il calcio parla un linguaggio universale, coinvolge ed appassiona trasversalmente e la storia pallonara del Clasìco ha finito per tirar dentro tutti quelli che si emozionano quando vedono rotolare un pallone accarezzato dai piedi di qualcuno che sappia farlo in maniera divina. Così, come tante altre cose nella società moderna, anche la rivalità tra Barcellona e Real si è globalizzata, grazie alle imprese di squadre leggendarie che hanno scritto la storia e illuminato gli occhi di diverse generazioni: dal Real di Di Stefano e Puskas alla “quinta del Buitre”, fino ai galacticos di Ronaldo e Zidane; dal Barça di Cruiff a quello di Figo e Ronaldo, da quello di Van Gaal e Rijkard fino al tiki taka di Guardiola.
E non è tutto, due filosofie e modi di intendere il calcio estremamente diverse: da una parte le collezioni di campioni dei Madrileni, dall’altra la ricerca di uno stile e di un gioco riconoscibile a cui educare anche i più grandi interpreti, che caratterizza il mondo barcelonista. E poi le sfide a colpi di milioni che animano le torride estati del calciomercato ed accrescono l’attesa per il clasìco della stagione che verrà. Quest’anno la partita è cominciata con gli acquisti da 80 milioni di James Rodriguez e Suarez, che, peraltro, torna oggi dopo la squalifica, giusto in tempo per posizionarsi accanto a Messi e Neymar in un tridente da sogno e sfidare Ronaldo, Benzema e James Rodriguez nel primo atto dello scontro tra titani, dove purtroppo mancherà Bale altro pezzo da 90 -anzi 100- milioni.
Sulle panchine, primo clasìco per Luis Enrique, uno che da giocatore lo ha vissuto con entrambe le maglie e giocando in quasi tutte le posizioni possibili, mentre Ancelotti, fresco campione d’Europa ha la pressione di dover vincere sfruttando il fattore campo, per non veder scappare gli avversari in una classifica che vede i suoi leggermente attardati. C’è tutto questo e ci sarebbe molto altro di più da scrivere, su una partita che da sola vale almeno un terzo della Liga Spagnola, ma forse è meglio fermarsi, puntare gli orologi alle 18:00 e lasciare la palla ai campioni, chiamati a “scrivere” una nuova pagina di una storia senza fine.
Real Madrid-Barcellona (h.18:00 diretta Fox Sports)
Real Madrid (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Ramos,.Pepe, Coentrao; Modric, Kroos; Isco James, Ronaldo, Benzema.
Allenatore: Carlo Ancelotti
Barcellona (4-3-3): Bravo; Dani Alves, Piquè, Mathieu, Jordi Alba; Mascherano, Iniesta, Rakitic; Messi, Neymar, Suarez.
Allenatore Luis Enrique
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