Quando si fa riferimento alla Liga, spesso, si tende a ridurre il discorso a Real-Barcellona, Messi-Ronaldo, quasi come se si trattasse di un campionato ristretto a due protagoniste, senza alcun altro motivo di interesse. Eppure sono due anni che il calcio spagnolo guarda tutta Europa dall’alto: gli ultimi 6 trofei continentali assegnati (in pratica le ultime due edizioni di Champions, Europa League e Supercoppa) sono finiti in Spagna. Anche andando a ritroso negli ultimi anni questa tendenza trova solo conferme: dal 2005 ad oggi, solo in tre occasioni le squadre spagnole non hanno sollevato nemmeno un trofeo a livello continentale. Una supremazia che ha visto protagonisti assieme a Barcellona e Real anche altri club e che dimostra che la Liga debba essere considerata un campionato di alto livello, nonostante a volte si abbia l'impressione che il divario tra le due "grandi storiche" e tutte le altre sia enorme. Questa sera alle 20:30 la Liga riparte per una nuova stagione che promette spettacolo ed emozioni; il nuovo capitolo dell’eterna sfida tra Messi e Ronaldo occuperà anche quest’anno le prime pagine, ma sullo sfondo ci sono tante altre stelle di prima grandezza e tante altre storie da raccontare.
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Liga, al via il campionato che domina le Coppe Europee
Si parte stasera con Malaga-Siviglia. Per il titolo sarà di nuovo Barça-Real, ma occhio all'Atletico di Griezmann e Jackson Martinez.
Ai nastri di partenza il Barcellona campione di tutto non può non partire avanti a tutte le altre, anche se il blocco di mercato impedirà ai blaugrana di schierare i nuovi acquisti fino a gennaio. Non è un limite da poco per Luis Enrique, che ha dovuto anche salutare una riserva fondamentale come Pedro; il tecnico asturiano si augura che la crescita dei gioiellini Sandro e Munir gli consenta di disporre di alternative affidabili agli assi del tridente delle meraviglie, non facendo rimpiangere più di tanto la partenza dell’attaccante. Con l’anno nuovo, poi, il Barça potrà finalmente contare anche sui rinforzi estivi, Alex Vidal e Arda Turan che arricchiranno non poco l’organico. La seconda posizione nella griglia di questa Liga spetta di diritto al Real Madrid, nonostante il cambio di guida tecnica. Benitez ha a disposizione una rosa formidabile che è stata ulteriormente impreziosita con i pesanti investimenti su Danilo in difesa e Kovacic a centrocampo; in porta per il momento è ballottaggio tra Navas e il nuovo arrivo Kiko Casilla, ma non è escluso che gli ultimi fuochi del mercato possano portare a Madrid quello che alla Casa blanca è considerato il degno erede di Casillas, David De Gea. Le stelle non mancano a questo Real che dispone di una rosa attrezzata e completa, l’incognita semmai è legata a Benitez e alla sua capacità di entrare in sintonia con lo spogliatoio e forgiare la squadra secondo le sue convinzioni.
Terzo incomodo più che mai ingombrante sarà senz’altro l’Atletico Madrid che si è notevolmente rafforzato in estate. L’attacco promette scintille con Griezmann, Jackson Martinez, i giovani Vietto e Carrasco e l’esperto Fernando Torres. A centrocampo, le uscite di Suarez e soprattutto quella di Arda Turan sembrano pesanti, ma la nuova generazione è pronta a salire alla ribalta con Saul Niguez e Oliver Torres -rientrato dal prestito al Porto- che potranno sempre contare sui veterani Koke e Gabi. In difesa i colchoneros hanno salutato Miranda ma si sono consolati con Savic e con il ritorno di Filipe Luis. Simeone, ormai giunto alla quinta stagione sulla panchina dell’Atletico, è una garanzia; la squadra ha un’identità chiaraed un gioco consolidato ed ha tutte le carte in regola per lottare per il titolo, approfittando di ogni minimo errore delle avversarie.
Alle spalle delle grandi favorite Valencia e Siviglia sono una spanna sopratutte le altre. Gli uomini di Nuno Espirito Santo si sono rifatti il look con una campagna acquisti faraonica. I 107 milioni di euro investiti sul mercato hanno rafforzato notevolmente la rosa a disposizione del tecnico portoghese: il ritorno di Negredo garantirà più peso e gol al reparto offensivo; i tanti giovani talenti costosissimi, arrivati un po’ in tutte le zone del campo, la dicono lunga sul progetto della nuova proprietà. Gli investimenti fatti per assicurarsi giocatori come Rodrigo, Joao Cancelo, Santi Minà, Andrè Gomes, Bakkali e Ryan e la crescita di giocatori come Gaya e De Paul lasciano pensare che in futuro il Valencia potrà diventare una grandissima protagonista della Liga e che già quest’anno sarà una pericolosa outsider, in grado di rendere la vita difficile a tutti. Il Siviglia, suo malgrado, ha cambiato molte pedine: sono usciti pezzi pregiati come Bacca e Alex Vidal, giocatori difficili da sostituire; l’arduo compito di non farli rimpiangere toccherà ad Immobile e Mariano. L’attacco potrà contare anche sull’estro di Konoplyanka, mentre la difesa è stata rinforzata con l’innesto di Rami;. La vera risorsa di questo Siviglia resta la guida tecnica di Unay Emery che è ormai abituato a valorizzare l’organico a disposizioneconseguendo risultati strabilianti; la presenza del tecnico sulla panchina rappresenta una garanzia e non c’è da dubitare che alla fine gli andalusi lotteranno di nuovo per un piazzamento in Champions.
Tra le possibili sorprese meritano menzione le due squadre basche. L’Athletic Bilbao coerente come di consueto con la sua politica autarchica non ha effettuato innesti di particolare rilievo, ma con talenti “cresciuti in casa” come Inaki Williams, Muniain, Iturraspe, La Porte e Susaeta è possibile che si ritagli un suo spazio. Intanto gli uomini di Valverde si sono assicurati la Supercoppa di Spagna, togliendosi la soddisfazione di schiantare il Barcellona campione d’Europa e di sbarrargli la strada verso il “sextete”. Desta curiosità vedere all’opera la Real Sociedad di David Moyes, che dopo aver preso la squadra in corsa qualche mese fa comincia per la prima volta la Liga dalla prima giornata. Un posto tra le outsider spetta di diritto anche al Villareal, che, come di consueto, si presenta ai nastri di partenza profondamente rinnovato. Nelle zone basse, la Liga saluta il ritorno del Betis Siviglia e dello Sporting Gijon, neopromosse insieme agli isolani del Las Palmas. Si parte questa sera alle 20:30 quando alla “Rosaleda” andrà in scena Malaga-Siviglia, derby andaluso e gustoso antipasto di una prima giornata che vedrà il Barcellona impegnato nella insidiosa trasferta a Bilbao, dove proverà a prendersi la rivincita dopo la disfatta nell’andata della Supercoppa; il Real è atteso da un esordio esterno più morbido sul campo del neopromosso Sporting Gijon.
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