La Lazio che perde la testa nei minuti finali ha l’immagine del capitano Cristian Ledesma, espulso nei minuti di recupero dopo l’assegnazione del calcio di rigore, trasformato poi da Totti nel 2-0.
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Ledesma, cortocircuito da derby. Terza espulsione nella stracittadina. E per Matuzalem prova-tv?
La Lazio che perde la testa nei minuti finali ha l’immagine del capitano Cristian Ledesma, espulso nei minuti di recupero dopo l’assegnazione del calcio di rigore, trasformato poi da Totti nel 2-0.
TERZO ROSSO - L'argentino lo sente in maniera unica. Non sembra uno straniero, per quanto naturalizzato italiano, ma un vero e proprio romano per come si approccia alla stracittadina. Basta dare un'occhiata ai numeri, nel bene e nel male. Quella di ieri è stata la sua terza espulsione in un derby su un totale di quattro cartellini rossi rimediati da quando è alla Lazio. Curioso, poi, che tra le cinque espulsioni subite quando era a Lecce ce n'è pure una in un match con la Roma (un segno premonitore...). Due sono invece i gol segnati da Ledesma nelle stracittadine su un totale di otto reti realizzate in Serie A con la Lazio, quindi il 25% dei gol segnati in biancoceleste li hai fatti alla Roma. Ancora una volta ieri Ledesma ha dato tutto, tenendo su la Lazio nei momenti difficili, immolandosi su Juan per salvare un gol già fatto nel primo tempo. Tutto inutile. Alla fine è comprensibile che possano saltare i nervi. Ma quella parola di troppo rivolta a Tagliavento che gli è scappata dopo l'assegnazione del rigore alla Roma lo costringerà ad uno stop di cui nè lui nè la Lazio sentivano il bisogno.
Da valutare con la prova-tv anche la tacchettata di Matuzalem sul volto di Francesco Totti con il capitano della Roma a terra.
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