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Lecce, Donati: “Ci siamo spaventati della Roma. Ha grande qualità”

Il difensore giallorosso: "Ci hanno punito ogni volta che glielo abbiamo concesso"

Redazione

Il Lecce cade all'Olimpico contro una Roma straripante. A fine partita Giulio Donati ha parlato in mixed zone per spiegare gli errori commessi dalla squadra di Liverani, facendo i complimenti alla squadra di Fonseca per la qualità dimostrata sul campo. Ecco le sue dichiarazioni: "Sono mancate tante cose. Sconfitta pesante e che non volevamo. Forse ce la siamo meritata. Abbiamo dato troppo spazio e fiducia alla Roma, se offri queste cose ad una grande squadra poi ti fanno male. Oggi è stato così, non dimentichiamoci chi sono. Con grande lucidità da martedì ricominceremo a lavorare e analizzeremo gli errori che abbiamo fatto. Siamo una neopromossa ed è naturale che ci siano errori. Li analizzeremo comunque per cercare di non commetterli la prossima volta."

E’ la prima volta che il Lecce va sotto nel primo quarto d’ora. Quanto ha influito in voi il fatto di aver ritardato una reazione dopo lo svantaggio, come invece è avvenuto a Napoli, sapendo di avere quei giocatori di qualità che oggi mancavano?

"No, non è una questione di giocatori. A Napoli abbiamo fatto una gara con diversi errori e non ci hanno punito subito. Mentre oggi al primo sbaglio ci hanno fatto gol e da lì è cambiata la partita. Penso che sia un discorso di episodi. Per quanto riguarda invece nel complesso della partita, c’è stata più di una mancanza da parte nostra ed è giusto analizzarle con il mister."

La Roma stava vivendo un periodo di difficoltà, come avevate preparato la sfida? Aumenta il rammarico sapendo che la Roma non era in un gran momento?

"Al fatto che fosse in difficoltà non abbiamo pensato nemmeno un minuto. Queste squadre da un momento all’altro possono tirare fuori prestazioni come quelle di questa sera. L’abbiamo preparata come tutte le altre, con la massima concentrazione e impegno. Poi non siamo riusciti a riportare le cose provate in partita."

Ad esempio?

"Il mister aveva analizzato giustamente la partita chiedendoci alcune giocate e poi, per mancanza di qualità e coraggio nostra, non siamo riusciti a fare quello che lui voleva. Ci siamo spaventati, abbiamo perso fiducia e non siamo riusciti a fare quello che Liverani vuole, quello che ci ha concesso di giocare un grande calcio."

Avete avuto opportunità per andare al gol. Vi è mancata incisività?

"Non mi sembra che abbiamo avuto tantissime occasioni. Se vieni all’Olimpico non puoi nemmeno pensare di averne 10-15 occasioni da gol. A caldo non è facile parlare. A causa magari di un grande lavoro che dovevamo fare in fase di ripiegamento poi arrivavamo anche meno lucidi sotto porta avversaria."

Com’è la situazione della bassa classifica, in zona retrocessione?

"Non ci sentivamo né tranquilli né salvi una settimana fa e non ci sentiamo nemmeno in crisi adesso. Abbiamo perso una partita che non volevamo perdere con un distacco così grande, però sappiamo che siamo il Lecce. Sappiamo che dobbiamo lavorare e che non possiamo vincere 5 partite di fila. Ci proviamo ma non è la normalità. Arriva una sconfitta, l’analizziamo e l’importante è capire gli errori che abbiamo fatto."

Pesa il 4-0 finale?

"Odio perdere. Quando perdo 1-0 mi arrabbio. Quando perdo 4-0 ovviamente vuol dire che abbiamo fatto più errori. Non dobbiamo essere orgogliosi di questa prestazione ma dobbiamo esserlo per la voglia e la passione che ci mettiamo durante la settimana. Con queste caratteristiche andiamo avanti."

Siete entrati con un piglio diverso nel secondo tempo. Cosa vi ha detto il misternegli spogliatoi?

"Penso sia fisiologico. E’ naturale che quando una squadra perde 2-0 alla fine del primo tempo magari rientra e cerca di dare qualcosa in più. Anche la squadra avversaria si rilassa e abbiamo avuto la possibilità di fare almeno un gol. Con grande qualità e spunti fisici ci hanno punito ogni volta che glielo abbiamo concesso".