Giuseppe Sculli vive da separato in casa, alla Lazio. Non fa parte del progetto biancoceleste, e ha raccontato al Secolo XIX di quanto sia dura questa situazione, per lui. Anche se poi, la scelta di rimanere a Roma – per non rinunciare a un ottimo stipendio – è stata solo sua: “Ho avuto qualche offerta nei mesi scorsi ma si trattava di andare a guadagnare meno di quel che prendo adesso in base al contratto che ho con la Lazio. E a 33 anni non me la sono sentita di rinunciare a una parte dello stipendio. La Lazio, poi, non voleva contribuire. Nessun problema, mi alleno in attesa di tornare a giocare. E voglio continuare a farlo ancora per un po’ di anni”.
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Lazio, Sculli fuori rosa: “Domenica tifo Genoa”
Il giocatore, ancora sotto contratto con Lotito, non rientra nei piani di Pioli e domenica tiferà per l'avversario dei biancocelesti.
Sculli non ce l’ha con la Lazio, anzi ne parla anche abbastanza bene, senza rancori: “La Lazio per me è stata una piccola parentesi, un club in cui mi sono trovato molto bene, mi hanno accontentato quando avevo chiesto di andare via”. Eh si, solo una breve avventura, infatti con la maglia biancoceleste Sculli ha giocato appena 30 partite, mentre con quella del Genoa 168, arrivando anche a disputare qualche partita in Europa. Ed è per questo che domenica tiferà Genoa, nonostante sia un giocatore della Lazio: “È casa mia, lo sarà per sempre. Io tifo per il Genoa. I tifosi mi vogliono bene e io ne voglio a loro”.
Per ora Sculli potrà tifare solo da casa, in attesa della scadenza del contratto a giugno e la possibilità di dire ancora la sua sui campi di calcio. Lui aspetta la sua occasione: “Quello che voglio è giocare ancora per un po’ di anni. Nel calcio c’è molta ipocrisia, io non sono un leccaculo e quindi può essere che stia fuori e non trovi squadra anche per questo”.
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