La Lazio giocherà in Europa l'anno prossimo a Firenze, secondo quanto richiesto dalla società biancoceleste alla Figc per ottenere la licenza di partecipare alle competizioni Uefa.
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Lazio, le partite casalinghe in Uefa le giocherà a Firenze. Rischia anche l'iscrizione alla serie A
La Lazio giocherà in Europa l’anno prossimo a Firenze, secondo quanto richiesto dalla società biancoceleste alla Figc per ottenere la licenza di partecipare alle competizioni Uefa.
È questa l'ultima trovata del presidente laziale, Claudio Lotito, per aggirare il mancato pagamento dei debiti al Coni per l'utilizzo dello Stadio Olimpico (circa due milioni di euro).
La Lazio giocherà allo stadio Franchi di Firenze le gare casalinghe della competizione europea a cui prenderà parte nella prossima stagione. È quanto si legge nel documento che la Figc ha pubblicato sul proprio sito per ufficializzare la concessione delle licenze Uefa a 12 club di Serie A e ad uno di Serie B. Le società di Serie A sono Chievo Verona (che giocherebbe al Friuli di Udine, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio (stadio Franchi di Firenze), Lecce, Milan, Napoli, Palermo, Roma, Sampdoria e Udinese. Per la Serie B, licenza concessa al Torino.
La scelta del presidente della Lazio Claudio Lotito di indicare lo stadio Franchi di Firenze come impianto per le competizioni europee al fine di ottenere la licenza Uefa potrebbe costare al club biancoceleste l'iscrizione alla serie A. «Le società debbono svolgere la loro attività sportiva nell'impianto sportivo dichiarato disponibile all'atto dell'affiliazione», si legge al comma 1 dell'articolo 19 delle Noif (Norme organizzative interne federali) della Federcalcio.
Il comma 2 stabilisce poi che «l'impianto sportivo di cui al precedente comma 1) deve insistere sul territorio del Comune ove le società? hanno la propria sede sociale. Su richiesta delle società, le Leghe, i Comitati e le Divisioni, in via eccezionale e per fondati motivi, possono autorizzare, secondo la rispettiva competenza, le medesime società svolgere le loro attività in impianti diversi».
L'unica eccezione vale per il calcio a 5. «In caso di diniego della autorizzazione di cui al precedente comma le società potranno chiedere il riesame dell'istanza: al Consiglio Federale se sono società del settore professionistico; al Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti se sono società del settore dilettantistico ovvero di puro settore giovanile». «Salvo deroga, per quanto di competenza, della Federazione, delle Leghe, dei Comitati e delle Divisioni, non può essere considerato nella disponibilità di una società un impianto sportivo che sia già a disposizione di altra». Al momento la Lazio non dispone della certificazione del Coni non avendo saldato un debito di quasi 2 milioni di euro per l'utilizzo dello stadio Olimpico.
Ansa
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