Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

news calcio

Lazio, Bernabé: “Non sono barricato. La mia famiglia mi ha perdonato, ma troppi tabù”

Lazio, Bernabé: “Non sono barricato. La mia famiglia mi ha perdonato, ma troppi tabù” - immagine 1
L'ormai ex falconiere dei biancocelesti: "Colpa della mentalità delle persone, volevo cambiarla. La Lazio mi sta trattando bene, sono in convalescenza"
Redazione

Juan Bernabé torna a parlare. Il falconiere, ormai ex, della Lazio allontanato dal club biancoceleste in seguito al video con le foto intime pubblicato sui suoi profili social e l'intervista rilasciata a 'Radio 24', è stato nuovamente contattato all'interno della trasmissione 'La Zanzara': "Non ho fatto niente di male? Ho fatto un po' di male, devo chiedere scusa perché non è stato corretto quello che è successo. Non è solo perché ho perso il lavoro, ma perché ho provocato del male alla società. Mi sono pentito. Se dico io che ero condizionato dall'effetto dell'operazione sembra una cosa inventata e non è così. Lo deve dire un professionista". Poi specifica: "Io non sono barricato, io sono a Formello tranquillo nella mia stanza. Stamattina è arrivata la polizia, cinque agenti, a verificare che fossi qui dopo le notizie che erano uscite, ma la Lazio mi sta trattando bene. Mi ha detto di stare qui finché recupererò dall'operazione, non mi posso alzare perché esce sangue dal pene e fa male. La società si sta comportando benissimo al 100%, mi aveva mandato un documento dicendomi di andare via il 15 gennaio, ma il dottor Antonini ha fatto avere un certificato per cui io non posso muovermi".

A 'Radio 24' Bernabé continua: "Io in difficoltà senza lavoro? Io campo comunque, il punto è la questione di sentimento per questo lavoro. Non sono disperato, dobbiamo disperarci quando manca la salute o succede qualcosa di brutto a un figlio. Ho sempre affrontato la vita e ho imparato ad affrontare il dolore. La cosa più grossa è il danno che ho provocato ad altri, ammetto anche che non venga perdonato da Lotito. Le mie giornate? Non sto usando internet e non guardo la tv anche perchè può manipolare molto e confondere le idee. Non ho ancora parlato con il presidente. Lotito parlerà con me quando desidera, in questo momento siamo in stand-by e sto aspettando un comunicato. Posso trovare un altro lavoro? Evidentemente sì, ma posso campare come tutti".

"Dopo aver avuto il perdono dei miei figli e delle persone vicine non posso dire di avere la coscienza pulita, ma sto bene - dice il falconiere -. La mia famiglia mi ha chiamato e mi ha dato il suo affetto, sa che persona sono. Se fosse stato un cuore o un polmone sarebbe stato diverso, il problema è la mentalità delle persone. Con questo tabù ci saranno sempre persone Ted Bundy, psicopatici sessuali e pedofili. Io invece ho cresciuto i miei figli parlando liberamente di sesso, spiegando che un seno e un pene sono una parte del nostro corpo. Che differenza c'è tra un pene e un dito o un altro organo? Ha una funzione che è come se fosse la bocca per mangiare. Se mi fossi masturbato in una foto era un conto, ma era semplicemente un pene in una stanza d'ospedale, in erezione indotta da quel dispositivo. Antonini è un grande professionista e ora sta soffrendo quello che sta soffrendo. L'unico stupido sono stato solo io. Ho fatto un po' di confusione, lui non sapeva il contenuto del video completo, non sapeva che l'avrei pubblicato. Abbiamo progettato le immagini per essere pubbliche, per togliere il tabù degli uomini sulla sessualità".