Dopo l'appuntamento di ieri con mister Allegri, in casa Juventus è il giorno di Luca Marrone, fermo ai box da molti mesi ma pronto a rientrare per la finale di stagione.
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Juventus, Marrone: “Per lo scudetto abbiamo un buon margine, però non è ancora vinto”
"In Coppa Italia contro la Fiorentina sappiamo di partire da una situazione di svantaggio, ma ci proveremo come abbiamo sempre fatto"
Durante la trasmissione Filo Diretto su JTV, il giovane bianconero ha risposto a tutte le domande arrivate pesi tifosi, partendo dal prossimo ritorno sul campo. "Sì, c'è tanta voglia da parte mia, perché comunque sono stato fermo dall'inizio della stagione, voglio dare una mano anch'io a questa squadra che sta facendo anche quest'anno qualcosa di speciale. Il mio gol segnato nel giorno dell'addio di Del Piero? Emozioni uniche perché era un mix di tante sensazioni, l'addio del capitano, il mio primo gol in Serie A, quindi mi sono sentito lo stadio crollare addosso, è stato fantastico. Come vedo il campionato? Il campionato sicuramente sta andando benissimo perché abbiamo un buon margine, però chiaramente non è finito. Mancano ancora 10 partite dove dobbiamo cercare di fare più punti possibili, poi speriamo di festeggiarlo il prima possibile. Sappiamo che nulla è scontato. In campionato ci sono tanti punti di distacco, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi, anche per quanto riguarda la Coppa Italia cercare di ribaltare la situazione di svantaggio e provare ad andare in finale.Martedì in Coppa Italia? Tutto si può fare, noi ci proveremo fino all'ultimo. Sappiamo di partire da una situazione di svantaggio, ma ci proveremo come abbiamo sempre fatto. Cosa mi piace di Torino? Mi piace la tranquillità, la pace che si respira tra le vie, la qualità di vita, non c'è troppo stress, la gente comunque è simpatica. Poi io sono nato qua e sono un po' di parte (ride, ndr). Io mi trovo benissimo, la mia famiglia, i miei amici sono qua, si mangia bene, è tutto perfetto. La gara col Monaco? È una sfida sicuramente non facile, perché se il Monaco è arrivato fino ai quarti un motivo ci sarà. Noi andiamo a giocarci questa sfida sapendo i nostri mezzi quali sono, abbiamo qualità importanti e faremo di tutto per superare il turno. Piano piano ho capito che sarei diventato un calciatore, quando parti dal settore giovanile e inizi ad arrivare in Primavera capisci che qualcosa di buono lo puoi fare. Poi alla Juve è tutto più difficile perchè ci sono tantissimi campioni. Ogni giorno devi dimostrare di poterci stare e io lotto per questo. Il mio numero? Il 39 l'ho scelto perché è il numero dell'esordio con la Juventus in Serie A, mi era stato dato il 39, ero un giovane della Primavera, aggregato alla Prima Squadra. Ho avuto la fortuna di esordire in Prima Squadra e allora ho deciso di tenere questo numero come portafortuna. Giocare nella prima squadra della Juve è il sogno di qualsiasi ragazzo, bambino. Poi per me, cresciuto nelle giovanili, lo è ancora di più. Sono contento per dove sono adesso, ma chiaramente per me è solo un punto di partenza, cerco ogni volta di fare sempre meglio"
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