Interrompere un digiuno lungo vent'anni per arrivare al meglio all'appuntamento di Berlino col Barcellona. Massimiliano Allegri mette nel mirino la Lazio, avversaria domani sera nella finale di Coppa Italia, puntando alla decima coccarda tricolore nella storia della Juventus. Uscire dallo stadio Olimpico col trofeo sottobraccio, secondo il tecnico bianconero, potrebbe infatti dare quella carica in più per presentarsi poi al top all'ultimo atto in Europa. «Sarebbe un risultato importante, straordinario, e ci permetterebbe di preparare al meglio e con ancor più entusiasmo la finale di Champions League - sottolinea -. Un animale per definire la mia Juve? Una zebra è scontato. Direi una tigre. Vogliamo portare a casa la coppa, che è il secondo obiettivo della stagione».
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Juventus, Allegri: “Incontrai Lotito, poi scelse Pioli. Voglio la Coppa Italia”
Il tecnico bianconero ha aggiunto: "Sarà molto difficile, ci sarà grande equilibrio e non è detto che si risolva nei 90' minuti"
«La partita di domani con la Lazio sarà sicuramente diversa rispetto a quelle in campionato perchè è una finale, è una partita secca, e ci si gioca un trofeo, quindi sarà molto difficile, ci sarà grande equilibrio e non è detto che si risolva nei 90' minuti - aggiunge Allegri all'Ansa-. Come sta Pirlo? Domani gioca, non si riposa. Da qui al 6 giungo abbiamo la gara di domani, poi quella col Napoli e l'ultima col Verona. Non possiamo pensare di stare a riposo fino alla finale di Champions League. Dobbiamo arrivare a quella data in una condizione ottimale. E in questo momento bisogna cercare di perdere il meno possibile». Ecco perchè c'è da battere la Lazio di Lotito, con cui Allegri si incontrò la scorsa estate. «Ci siamo visti, col presidente abbiamo fatto una chiacchierata, poi è rimasta lì... Fortunatamente per lui ha scelto Pioli, un ottimo allenatore che ha dimostrato di avere grandi qualità. Grande merito del campionato della Lazio è suo».
I complimenti agli avversari arrivano poi anche da Giorgio Chiellini, domani capitano per l'assenza tra i pali di Buffon: «Felipe Anderson? Non servono paragoni con Neymar o Cristiano Ronaldo, in questa stagione è cresciuto esponenzialmente, ha fatto vedere doti da giocatore straordinario e non solo da promessa del calcio brasiliano - ammette il difensore -. Speriamo che domani sia un pò stanchino... È l'emblema del campionato che ha fatto la Lazio, la sua esplosione ha permesso ai biancocelesti di fare un salto di qualità importante». La voglia di vincere della Juve, però, sarà ancora una volta un plusvalore in campo: «Questa finale è speciale perchè è la Coppa Italia manca da troppo tempo. Ce la siamo sudata e conquistata sprecando energie e quindi ci teniamo tanto a vincerla. La nostra forza è stata quella di pensare passo dopo passo, senza farci prendere dai sogni. Faremo di tutto per vincerla, e poi avremo tanto tempo per preparare la finale di Champions col Barcellona. Ne dobbiamo fare ancora tanta di strada per poter parlare di triplete»
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