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Juve, ok al patteggiamento: multa di 718mila euro e nessuna penalizzazione aggiuntiva

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Il Tribunale Federale Nazionale ha accolto la decisione del club. Nel caso in cui la Uefa decida di non sanzionare i bianconeri, il club giocherà la Conference League
Redazione

Per la Juventus oggi è una giornata importante. La società ha chiesto, infatti, alla Figc di anticipare l'udienza per il secondo filone d'indagine relativo alle manovre stipendi, inizialmente prevista per il 15 giugno. I bianconeri, attraverso il Chief Football Officier, Calvo, e il presidente Ferrero, hanno deciso di chiedere il patteggiamento, poi accettato dal Tribunale Federale Nazionale, per evitare ulteriori penalizzazioni e questioni extra-campo che potrebbero condizionare anche la prossima stagione. L'accordo prevede la rinuncia del club ad eventuali ricorsi e il pagamento una maxi-multa di 718mila euro, che verranno divisi tra i dirigenti coinvolti. Non ci saranno, dunque, ulteriori penalizzazioni sul punteggio del campionato e quindi, al netto di eventuali sanzioni da parte della Uefa, i bianconeri disputeranno o la Conference o l'Europa League  il prossimo anno. L'unico che ha deciso di non patteggiare, a titolo personale, è Andrea Agnelli che andrà a processo il 15 giugno. Di seguito il comunicato del club: "Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver definito ad ogni effetto con gli organi della Giustizia sportiva il procedimento FIGC a fronte dell’irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a Euro 718.240,00 e della rinuncia alla presentazione di ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nel procedimento relativo alle c.d. “plusvalenze”. Il Tribunale Federale Nazionale FIGC ha assunto, infatti, in data odierna la Decisione che dispone l’irrogazione della suddetta sanzione pecuniaria nei confronti della Società a seguito della proposta di “applicazione di sanzioni su richiesta dopo il deferimento” presentata da Juventus ai sensi dell’articolo 127 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC che contempla, altresì, l’assunzione dell’impegno della Società di rinunciare alla presentazione di mezzi di impugnazione innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nell’ambito del giudizio di rinvio n. 138/CFA/2022-2023. La Società, pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive ha ritenuto di accedere all’applicazione di sanzioni su richiesta ex art. 127 CGS nei termini sopra indicati nel miglior interesse della Società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders . La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione."