"La prestazione della squadra a Berlino è stato un ottimo punto di partenza per il futuro, con il Barcellona abbiamo giocato una partita a viso aperto". Così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, nella conferenza stampa di fine stagione. "Per la Juventus è un momento importante, abbiamo chiuso un anno straordinario che ci rende orgogliosissimi".
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Juve, Agnelli: “Chiuso un anno straordinario. Con Pallotta sintonia sul futuro del calcio italiano”
"Abbiamo giocato contro il Barcellona a viso aperto" dice il numero uno bianconero nella conferenza stampa di fine stagione
Come lavorerà la Juventus in sede di calciomercato?
"Sarà pane quotidiano del direttore Marotta per i prossimi 90 giorni. Ho fiducia nel suo operato e in quello dei suoi collaboratori, prenderanno le scelte migliori per continuare nel percorso di crescita nell'ambito sportivo".
Può essere considerato la fine di un ciclo e l'inizio di una nuova Juventus?
"Io mi fermo ai fatti. Quando penso a Morata, a Pereyra, a Rugani, a Dybala, a tutta una serie di calciatori che stanno crescendo e che possano essere da Juve sono contento. Morata ha fatto la differenza in Champions League, segnando in finale, in semifinale, conquistando il rigore ai quarti e facendo ancora gol con il Borussia Dortmund. Sono loro i primi a garantire la continuità della prestazione sportiva anno su anno. Vogliamo essere competitivi a Primavera, e se sei competitivo a Primavera qualcosa la porti a casa di solito...".
Che giudizio dà Agnelli alle avversarie italiane della Juventus?
"Cercherei di parlare di Juventus perché è più consono... Noi continueremo a dare il massimo. Quello che è derivato dal mio ingresso è un'enorme cultura del lavoro, che in questa società hanno tutti. In ogni area, dalla parte sportiva a quella ricavi a quella dedicata ai servizi. Sono stati dati dei chiari obiettivi, e sono stati raggiunti. Perché siamo stati competitivi. Io devo continuare a preoccuparmi soltanto di noi stessi, non di ciò che succeda fuori dalla Juventus. Mi limito a commentare il nostro lavoro. La rivalità sul campo con la Roma è forte ma con Pallotta mi trovo estremamente in sintonia con la visione dello sviluppo del calcio italiano".
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