(di Andrea Corradetti)“Io non ho alcun timore ad entrare nel gioco. La Serie A? Non mi fa paura né mi incute timore”. Si presentò così il nuovo gioiellino slovacco al suo primo giorno di calcio italiano in quel di Pegli.
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Juraj Kucka: il nuovo Gerrard che Sabatini vuole strappare al Grifone
(di Andrea Corradetti) “Io non ho alcun timore ad entrare nel gioco. La Serie A? Non mi fa paura né mi incute timore”. Si presentò così il nuovo gioiellino slovacco al suo primo giorno di calcio italiano in quel di Pegli.
Era il 13 Gennaio 2011 e il presidente Preziosi lo aveva appena strappato alla concorrenza di mezza europa portandolo a Genova per una cifra vicina ai 3 milioni. In realtà non c’era bisogno di alcuna parola. I tifosi, infatti, lo avevano già visto all’opera il giorno precedente (Inter-Genoa 3-2, Coppa Italia) rimanendo subito colpiti da quella che fu la grinta con la quale il nuovo arrivato, alla prima presenza stagionale, seppe tener testa al forte centrocampo nerazzurro. Da lì ad oggi un insieme di prestazioni convincenti lo hanno portato ad essere una delle sorprese più belle di questo campionato, forse una delle poche note positive della stagione rossoblu.
IL PASSATO – Classe 1987, Juraj Kucka nasce in Cecoslovacchia acquistando dopo pochi anni la cittadinanza slovacca. Dopo aver esordito a soli 19 anni nel campionato del suo paese con la maglia dello ŽP ŠPORT Podbrezová, nel giro di due anni passa prima al Ruzomberok (squadra dove collezionerà 8 reti in 50 presenze) ed infine allo Sparta Praga, dove, oltre a vincere nel 2008 la Coppa della RepubblicaCeca, è anche uno dei protagonisti del trionfo in campionato del 2010.
LE CARATTERISTICHE TECNICHE – Chiamato “carrarmato” o anche “calamita”, Kucka fa della sua grande prestanza fisica e del suo forte temperamento le sue due principali prerogative. Togliergli la palla è pressoché impossibile, così come lo è cercare il contrasto senza rischiare la gamba. Altre caratteristiche? Grande corsa, buonissima tecnica, ottimo colpo di testa e soprattutto notevole tiro dalla distanza. Nonostante in Serie A sia ancora a secco, le 11 reti siglate in campionato con la maglia dello Sparta lo stanno a testimoniare. Per informazioni sulla sua vena realizzativa chiedere al Palermo, squadra questa contro la quale Kucka siglò una delle reti che permise alla sua squadra di battere i rosanero in Europa League. Per quanto riguarda il suo ruolo, possiamo definirlo un centrocampista universale. Impiegabile sia davanti alla difesa che come mezz’ala, è assai difficile vederlo sfigurare. In molti lo paragonano a Gerrard, noi siamo molto più cauti e lo definiamo sicuramente uno da prendere subito.
IL FUTURO – Oltre ad essere uno dei pilastri della sua Nazionale (ha partecipato anche ai Mondiali del Sudafrica), Kucka non potrà che essere uno dei principali uomini mercato di quest’estate. Nonostante Preziosi abbia ribadito più volte come sia lui che Palacio non si muoveranno da Genova, davanti ad un’importante offerta non abbiamo dubbi che lo slovacco sarà lasciato libero di partite. Nel giro di pochi mesi su di lui è piombato l’interesse sia delle due milanesi che della Juventus, ma la Roma di sicuro ci proverà ugualmente. È di oggi la notizia di un incontro tra il futuro d.s giallorosso Sabatini e l’attuale dirigente rossoblu Capozucca. Nonostante quest’ultimo si sia sbrigato a chiarire come nell’incontro non si sia parlato di mercato, sembrerebbe in realtà che i due il tema Kucka l’abbiano invece affrontato. Al Genoa piace Julio Sergio così come gradirebbe D’Alessandro e Pettinari, mentre la Roma avrebbe sondato il terreno anche per Palacio e Criscito. Con la fine del campionato e l’insediamento ufficiale della nuova società giallorossa tutto potrà sembrare più chiaro.
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