"Ho già spiegato che non volevo colpire apposta il mio avversario. E l'ho detto al fischio finale anche a lui. Uno che poi ha sempre ripetuto nella sua carriera: quello che succede in campo resta in campo. Ecco, vederlo andare in televisione a »chiedere« la mia squalifica, la punizione per un collega, mi ha veramente rattristato. Sentirlo »chiamare« il Giudice (per vedere se squalificava anche me come lui in passato) penso rappresenti un pessimo esempio di sportività, classe, STILE. Un gesto peggiore anche di una gomitata VERA. E per questo lo ringrazio. Oggi sono più interista che mai. Ho aspettato qualche giorno prima di esprimermi per rispetto del lavoro di chi doveva giudicare e per osservare le cose con maggiore lucidità. Innanzitutto chiedo scusa se il mio gesto, assolutamente involontario, ha colpito qualcuno per la sua forza. L'ho chiarito anche ad avvocati e giudici. Stavo guardando la palla che era in arrivo dal calcio d'angolo e volevo proteggermi dai blocchi. Nemmeno ho visto quel difensore della Juve arrivare. Guardate le immagini, non tolgo lo sguardo dal pallone. Come posso colpire un avversario senza guardarlo? Per questo mi aspettavo una decisione diversa soprattutto notando in questi stessi giorni altri gesti molto più gravi del mio che hanno peró ricevuto la medesima sanzione. Questo non è giusto. Chiedo scusa ai miei compagni e ai tifosi dell'Inter. Quello che mi fa più male è sapere che non potró essere con loro nelle prossime partite. Lasciarli in questo momento mi addolora oltre ogni turno di squalifica".
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Juan Jesus contro Chiellini: “E’ un pessimo esempio di sportività”
Juan Jesus è stato squalificato per 3 giornate dopo la gomitata a Chiellini nel Juve-Inter dello scorso 6 gennaio: "Ho già spiegato che non volevo colpirlo apposta. E l'ho detto al fischio finale anche a lui. Ecco, vederlo andare in televisione...
Così Juan Jesus con una nota sul suo profilo Facebook. L'interista è stato squalificato dal giudice sportivo per 3 giornate dopo la gomitata a Giorgio Chiellini nel Juve-Inter dello scorso 6 gennaio. La sanzione è stata confermata oggi dalla Corte federale e questa è stata la reazione del nerazzurro.
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