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Is Arenas, cambia l’accusa a Cellino: da tentato a peculato consumato

Da tentato a peculato consumato: cambia l’accusa e si aggrava la posizione degli indagati per lo scandalo dello stadio Is Arenas di Quartu, il presidente del Cagliari calcio Massimo Cellino,

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Da tentato a peculato consumato: cambia l'accusa e si aggrava la posizione degli indagati per lo scandalo dello stadio Is Arenas di Quartu, il presidente del Cagliari calcio Massimo Cellino, il sindaco e l'assessore ai Lavori pubblici di Quartu, Mauro Contini e Stefano Lilliu, i funzionari Pierpaolo Gessa e Andrea Masala e l'impresario Antonio Grussu. La nuova contestazione e' emersa al termine dell'udienza davanti ai giudici del Tribunale del Riesame chiamati a pronunciarsi sulle richieste di scarcerazione per Cellino, Contini e Lilliu (gli altri tre indagati sono gia' ai domiciliari).

La decisione attesa per oggi slitta a domani. Durante l'udienza la Procura ha depositato due documenti che comprovano da un lato il pagamento di una tranche di denaro all'impresa di Grussu e dall'altro il blocco del pagamento del saldo. In sostanza, secondo l'accusa, il Comune di Quartu avrebbe pagato oltre 350 mila euro all'impresario, la restante parte sarebbe stata invece congelata. La tranche fa parte dei 750mila euro destinati al Piano Integrato d'area (Pia) Serpeddi'-Is Arenas, ma che in realta' sarebbero stati utilizzati per realizzare alcune opere dello stadio. Soldi pubblici, quindi, per opere private che invece dovevano essere a carico del Cagliari calcio. (ANSA)