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Il tradimento di Doni: ecco cosa rischia l'Atalanta

Cristiano Doni ha commesso l’errore più grave: ha tradito la fiducia degli ultrà dell’Atalanta. I tifosi bergamaschi lo hanno considerato per anni “uno di loro”, lo hanno sempre difeso anche quando aveva avuto tre anni e...

Redazione

Cristiano Doni ha commesso l'errore più grave: ha tradito la fiducia degli ultrà dell'Atalanta. I tifosi bergamaschi lo hanno considerato per anni "uno di loro", lo hanno sempre difeso anche quando aveva avuto tre anni e sei mesi di squalifica: ma in questi giorni le cose emerse da Cremona hanno fatto aprire gli occhi a tutti (o quasi).

Doni, con il suo comportamento, le sue telefonate, rischia di mettere adesso nei guai seri il club bergamasco. L'Atalanta sta facendo un campionato strepitoso: senza i sei punti di penalizzazione, sarebbe alla pari dell'Inter, davanti a Napoli e Roma. Ma ora ecco che si annuncia un nuovo processo: sì, perché stanno emergendo fatti che in estate non si conoscevano. Circostanze nuove, telefonate prima della gara col Padova anche con dirigenti. Non si capisce però perché in tutto questo periodo l'Atalanta non abbia mai preso le distanze dal suo giocatore, anzi l'abbia fatto allenare ancora con la squadra, passandogli (pare) uno stipendio di 600.000 euro. Perché? Forse si scoprirà più avanti.

Al club bergamasco, a questo punto, conviene che Stefano Palazzi, il superprocuratore Figc, faccia il più possibile in fretta. Appena avrà le carte da Cremona, la procura si muoverà utilizzando anche quegli 007 di grande esperienza e abilità che facevano parte dell'Ufficio Indagini del generale Italo Pappa. C'è da fare in fretta, e bene, perché il materiale che sta uscendo è molto corposo e coinvolge squadre dalla serie A ai dilettanti. Decine di gare da esaminare, interrogatori da fare (la scorsa estate un calciatore fu sentito per sette ore di fila...), riscontri con quello che sostengono i pentiti, eccetera. Quando ci sarà il processo? Si spera a primavera, in modo che le (eventuali) sanzioni vengano scontate prima di fine stagione. E' chiaro che Doni vada incontro ad una radiazione, e l'Atalanta? Può rischiare da 4 a 6 punti di penalizzazione: gli avvocati stanno studiando l'ipotesi (saggia in questo caso) di poter chiedere un patteggiamento. Per attenuare la pena. D'altronde, sinora Palazzi ha tenuto una linea di comportamento che prevede l pugno duro coi calciatori che hanno scommesso (o taroccato le partite), e maggiore comprensione coi club, che in molti casi erano all'oscuro di tutto e sono vittime, quindi, del furbetto di turno. L'Atalanta vuole salvarsi sul campo. A testa alta (non come il suo ex capitano....).  (...)

 

(repubblica.it)