“Abbiamo sbagliato, è un’azione di gioco che non si fa. Però i miei calciatori erano esasperati dal comportamento dei nostri avversari: dopo il loro gol non si è più giocato perché stavano sempre a terra per perdere tempo”. Zdenek Zeman non si smentisce:
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Il Foggia di Zeman 'ruba' la palla e segna. Mega rissa in campo, interviene la polizia
“Abbiamo sbagliato, è un’azione di gioco che non si fa. Però i miei calciatori erano esasperati dal comportamento dei nostri avversari: dopo il loro gol non si è più giocato perché stavano sempre a terra per perdere tempo”. Zdenek Zeman...
nella giornata che registra il 101° gol tra fatti e subiti in 25 partite per il suo Foggia, non si sottrae alle polemiche sulla rete del pareggio interno contro il Gela (2-2). Condanna i suoi, ma ammette l’attenuante di un comportamento antisportivo degli avversari. L’episodio contestato arriva all’85’, mentre il Foggia è sotto di una rete contro il Gela. I siciliani mettono in fallo laterale il pallone per assicurare i soccorsi a Salamon. In realtà, il mediano rossonero si sta rialzando e, complici anche le numerose perdite di tempo degli ospiti durante tutta la ripresa, il Foggia non restituisce la palla e sugli sviluppi dell’azione Sau realizza il pareggio. In campo è il putiferio. Il bomber sardo viene rincorso da alcuni avversari, dalle panchine entrano dirigenti e riserve e si scatena la rissa. Interviene addirittura la polizia per calmare gli animi e ne fanno le spese Candrina e D´Anna, entrambi espulsi dall´arbitro che fischierà la fine senza recuperare interamente il tempo perso. Proprio Candrina, capitano rossonero negli spogliatoi ha parlato a nome dei compagni: « Noi ci siamo adeguato a loro, alle loro continue perdite di tempo che andavano avanti dal primo minuto di gioco. La rissa? Sono stato espulso ingiustamente, conoscevo dei calciatori del Gela e sono andato a dividerli. Non credo di meritare le giornate di squalifica che mi daranno, sono incazzato nero. E´ la prima volta che mi capita una situazione del genere, spero che si faccia ricorso. La partita si è chiusa prima del novantesimo perché l´arbitro non vedeva più le condizioni per continuare la partita”. Sul mancato recupero, anche Zeman ha avuto qualcosa da dire: “L´arbitro ha interrotto la partita perché si era aperta una caccia all´uomo da parte dei calciatori del Gela. I calciatori avversari hanno chiesto di poter segnare, ma il gol non è irregolare. Non è previsto dal regolamento buttare la palla fuori per un infortunio. Può farlo solo l´arbitro ma purtroppo questo vizio è difficile estirparlo”. Non è la prima volta che quest’anno allo Zaccheria si registrano polemiche per il “fair-play”. A dicembre scorso, Biancolino segnò una rete ai rossoneri strappando di fatto la palla con la mano al portiere Santarelli, senza che la terna se ne accorgesse. Finì 2-1 per gli ospiti, tra polemiche e recriminazioni ma senza alcuna squalifica o ricorso Per le altre pugliesi arrivano due vittorie e una sconfitta. Primo sorriso esterno per il Taranto, che espugna Lucca con una rete di Sy e consolida il suo quinto posto. Vittoria interna fondamentale per il Barletta: gli uomini di Cari superano un lanciatissimo Siracusa (1-0 firmato da Cerone) e si accodano al treno di cinque squadre a 26 punti che si sfideranno per i playout. Secondo stop consecutivo per l’Andria: a Lanciano i biancazzurri soccombono per un rigore di Di Gennaro.
FONTE repubblica.it
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