Il calcio studia la ripartenza: contratti, accordi e mercato. Le linee guida della Fifa

Ancora non ci sono date certe sulla ripartenza del calcio, ma la Fifa ha indicato la strada per prepararsi a tornare a in campo. Un gruppo di lavoro diretto dal vicepresidente Vittorio Montagliani e formato da rappresentanti di club, giocatori, leghe, federazioni nazionali e confederazioni, ha prodotto un documento che spiega le linee guida su contratti, accordi e calciomercato. Ecco le principali indicazioni.

CONTRATTI - Nel merito, di fatto il gruppo di lavoro della Fifa stabilisce che bisogna "estendere la durata dei contratti fino al momento in cui realmente si chiuderà la stagione calcistica". Lo stesso principio, sottolinea la Fifa, si applicherà ai "contratti il cui inizio era previsto all'inizio della prossima stagione. L'entrata in vigore di questi accordi va posticipato al reale avvio dell'annata calcistica".

ACCORDI - La Fifa inoltre raccomanda di trovare "accordi e soluzioni sui contratti in essere durante il periodo di sosta forzata dei campionati, tenendo in considerazione gli aspetti di ogni situazione, le misure dei singoli governi a favore di club e giocatori, la possibilità di sospendere o ridurre gli stipendi". Se le parti non dovessero trovare un accordo, allora sarà la Fifa a intervenire in base ai seguenti fattori: "un autentico e provato tentativo da parte delle società di trovare un accordo con i giocatori; la situazione economica del club; la proporzionalità degli adeguamenti ai contratti dei giocatori; il reddito netto dei giocatori dopo la rivisitazione dei contratti e la parità di trattamento nei confronti dei calciatori". La Fifa spera che si arrivi così a soluzioni "giuste ed eque per entrambe le parti".

MERCATO - Vista la situazione attuale, Losanna "sarà flessibile e consentirà di posticipare le finestre di mercato tra la fine della stagione corrente e l'inizio della prossima. Inoltre cercherà di assicurare, laddove possibile, un livello generale di coordinamento e terrà conto della necessità di proteggere la regolarità, l'integrità e il corretto svolgimento delle competizioni per far sì che i risultati sportivi non vengano ingiustamente alterati".