news calcio

Gli allenatori chiedono la tecnologia in campo

Vogliono la tecnologia, una Academy per gli arbitri (un po’ sull’esempio dei settori giovanili) e qualche cambiamento (o aggiornamento o chiarimento) su alcune contestate regole.

Redazione

Vogliono la tecnologia, una Academy per gli arbitri (un po' sull'esempio dei settori giovanili) e qualche cambiamento (o aggiornamento o chiarimento) su alcune contestate regole. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato tra gli allenatori di diciannove paesi europei. I sondaggisti direbbero: un campione ampio. A promuovere l'iniziativa ha pensato la League Manager Association, l'organizzazione che raccoglie gli allenatori di Premier League e della Championship (la nostra serie B). Per dare un respiro continentale alla cosa si sono appoggiati al loro sponsor, cioè Castrol.

E quel che emerge sembra in qualche misura in contrasto tanto con le poisizioni del presidente della Fifa, Sepp Blatter, quanto con quelle del presidente dell'Uefa, Michel Platini (anzi, forse più vicine al primo che al secondo). Quello arbitrale è un tema "sensibile" non solo in Italia, anche se poi a essere criticati sono solo gli italiani per le loro attenzioni viscerali alla questione. Ma che il problema susciti grande attenzione è un dato di fatto. E che un po' tutti in Europa pretandano un salto di qualità, è un altro dato di fatto, con buona pace delle considerazioni decisamente medioevali di Marcello Nicchi (il calcio dei professionisti di primo livello non è la stessa cosa del calcio amatoriale).

ACADEMY PER GLI ARBITRI E TECNOLOGIA - I risultati del sondaggio sono chiari. Gli arbitri d'area nessuno sembra prenderli in seria considerazione. Il 62 per cento degli intervistati, infatti, vorrebbe, almeno per quanto riguarda il gol-fantasma, l'introduzione della tecnologia. Tutti, poi, reclamano una Academy per formare gli arbitri evidentemente ritenuti ancora non all'altezza delle necessità di un football superprofessionistico. L'83 per cento chiede chiarezza (insomma, una revisione della norma) per quanto riguarda le azioni che terminano con il rigore, l'espulsione del giocatore che ha commesso il fallo e la squalifica per la gara successiva. Un aggiornamento viene richiesto dall'83 per cento per quanto riguarda le sanzioni per il fallo di mano, mentre il 69 per cento reclama date di mercato più rigide e chiare. Infine, un messaggio tanto per Blatter quanto per Platini: il 72 per cento ritiene che si debba infliggere un bel taglio alle amichevoli internazionali.

Antonio Maglie

corrieredellosport.it