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Gattuso: “Italia non razzista, stadi discorso a parte”

“Mi fa sorridere quando si parla di razzismo in Italia. Quante volte mi hanno fatto il gesto della scimmia, mi hanno chiamato terrone. Io penso che ci sono 12-13 milioni di persone straniere nel nostro Paese e che vivono tranquillamente.

Redazione

"Mi fa sorridere quando si parla di razzismo in Italia. Quante volte mi hanno fatto il gesto della scimmia, mi hanno chiamato terrone. Io penso che ci sono 12-13 milioni di persone straniere nel nostro Paese e che vivono tranquillamente.Il problema e' che se ti metti una sciarpa e vai in giro per la citta' ti chiedono i documenti, allo stadio invece fai quello che vuoi". Gennaro Gattuso, ospite di "Che tempo che fa" su Rai3, dice la sua sul tema del razzismo negli stadi italiani.

Nel corso dell'intervista l'ex tecnico del Palermo racconta alcuni aneddoti e, quando il conduttore, Fabio Fazio, gli chiede di "non fare gesti dell'ombrello, per carita'", con riferimento al gesto di Diego Armando Maradona che tante polemiche ha suscitato alcune settimane fa, replica: "Io le tasse le pago, eh...".

Cristiano Ronaldo "e' l'avversario che mi ha fatto piu' dannare", David Beckham "una volta si e' buttato, gli ho detto che non stava in piscina e di tirarsi su", mentre "il mio idolo era Salvatore Bagni: mi piaceva quando giocava senza parastinchi, col calzettone giu'".

Con Andrea Pirlo "abbiamo fatto tutta la trafila delle giovanili della Nazionale, Pirlo lo vedete con quella faccia d'angelo ma e' un figlio di buona donna, fa sempre scherzi, rompe sempre le scatole, non sta fermo. Un giorno stavo mangiando a Milanello, ho avuto la brillante idea di lasciare il telefono sul tavolo, e lui ha inviato un sms a Braida e Galliani offrendo mia sorella col mio telefonino..." (AGI)