Squalifica shock per Paulo Fonseca, fermato addirittura per 9 mesi per il faccia a faccia con l'arbitro Millot. L'allenatore del Lione ha perso completamente la testa, è stato trattenuto a fatica: nel postpartita si è scusato, ma non è bastato. L'atteggiamento definito 'intimidatorio' nei confronti del direttore di gara gli costerà una lunghissima assenza forzata dalla panchina e dagli spogliatoi della squadra. Ma a non digerire affatto la decisione della commissione disciplinare della federazioine francese è stata la moglie Kateryna: "Nove mesi di squalifica per qualche secondo di urla? Una decisione folle, assurda e senza precedenti. Serve una giustizia onesta, non un'esecuzione pubblica", si è sfogata la moglie di Fonseca. Non è la prima volta che il portoghese perde le staffe nei confronti dell'arbitro. Nel 2019 al termine di Roma-Cagliari, l'allora allenatore giallorosso a fine partita andò verso il direttore di gara Massa a chiedere spiegazioni a brutto muso per il gol vittoria annullato nel finale a Kalinic per una spinta su Pisacane. "Per prima cosa voglio dire che ho meritato l'espulsione, non ci sono dubbi. Ma nel primo tempo il fallo di Diawara non esiste, da lì è nato il rigore del Cagliari. Poi voglio chiedere perché alla fine l'arbitro non ha consultato il Var. Massa ha anche parlato con il calciatore del Cagliari e ha detto che non era fallo, poi ha cambiato idea successivamente. Quindi ha consultato il Var o no?", ha detto poi nel postgara.
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Fonseca, squalifica shock: messaggio al veleno della moglie. C’è un precedente a Roma
Il tecnico portoghese punito con 9 mesi di stop per il faccia a faccia con l'arbitro Millot, ma la moglie Kateryna proprio non ci sta. E anche nel 2019 all'Olimpico perse le staffe
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