Un episodio particolare ha avuto come protagonista Anthony Vanden Borre. Il difensore belga, in ritardo per prendere il volo, ha cercato, a detta dei testimoni, di fermare l'aereo gridando "bomba" all'interno della sala d'attesa. Le urla, come ovvio, hanno generato scompiglio e allarmato il personale aeroportuale, che si è precipitato sul luogo. Vanden Borre era stato fermato ai controlli e, vistosi ormai quasi nell'impossibilità di poter raggiungere il suo aereo, si è giocato la sua "ultima carta" per poter salire a bordo. Una scelta che, data la situazione di questi mesi ed il recente attentato a Zaventem, proprio dove si trovava il giocatore, è da considerare un gesto scriteriato. Il belga, secondo Laatste Nieuws, avrebbe affermato dopo i controlli, a suo dire eccessivi: "Mi comprerò un aereo tutto mio, così non dovrò prendere ordine da voi". L'agente del giocatore è intervenuto, come si legge su Dhnet.be, spiegando: "Anthony non ha minacciato nessunoera un po' sconvolto, ma ha preso l'aereo successivo. Ha solo detto al personale di occuparsi dei terroristi piuttosto che impedire a lui di imbarcarsi". Una volta passata la paura Vanden Borre ha scherzato con gli agenti, come se nulla fosse.
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Follia Vanden Borre. Urla in aeroporto “bomba”, ma era uno scherzo
Secondo alcuni testimoni il difensore belga dell'Anderlecht avrebbe cercato di fermare l'aereo in partenza in un modo a dir poco singolare
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