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Figc, Uva: “Il calcio ha 30 anni di ritardo sulla tecnologia”

"L’Occhio di Falco costa circa 250 mila euro, più 40 mila euro all’anno per la manutenzione"

Redazione

Telecamere sempre più al centro del gioco, moviola, tecnologia in alta definizione. Sono questi gli argomenti che verranno discussi al convegno 'Il calcio nel futuro, la tecnologia entra in campo' organizzata oggi dall'Università Foro Italico di Roma. Presenti all'evento Carlo Tavecchio, Marcello Nicchi, Andrea Abodi ed il direttore generale della Figc, Michele Uva, che ha dichiarato: “Il calcio è arrivato in ritardo, 30 anni dopo il football americano. L’intuizione è stata di Pozzo. Sono sempre stato favorevole all’uso della tecnologia, ma come ausilio all’arbitro. La Uefa ancora non applica la Goal Line technology nelle manifestazioni che organizza. Collina ha spiegato l’importanza degli arbitri addizionali. L’arbitro riceve entro un secondo un segnale dal dispositivo elettronico, ci può essere dunque un’evoluzione relativa alla regola del fuorigioco: nel giro di 4-5 anni a mio avviso sarà questa la nuova tecnologia. L’Occhio di Falco – conclude Uva – costa circa 250 mila euro, più 40 mila euro all’anno per la manutenzione