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Ferrero: “Al rigore mi sono sentito male. Romanisti, mantenete forte l’amore e la passione”

Le parole del presidente blucerchiato al termine del match vinto contro i giallorossi

Redazione

Al termine del match vinto all'Olimpico per 1-0, è intervenuto ai microfoni dei cronisti il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero. Il numero uno dei blucerchiati ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco le sue parole.

FERRERO A PREMIUM SPORT

Come sta?

Sto benissimo, a prescindere dalla grande sofferenza che è diventata gioia.

La vittoria?

Chi la fa l'aspetta. La prima volta ci hanno beffato, la seconda ce l'abbiamo fatta.

Che effetto le hanno fatto i fischi alla Roma?

Sono rimasto a godere del gol in silenzio, per rispetto. I tifosi romanisti sono speciali, gli dico di stare vicino alla squadra che è una grande squadra. Mantenete forte l'amore e la passione. E' facile criticare, state vicino alla vostra squadra perché la Roma è la Roma. Forza lupacchiotti.

Quando è entrato Antonucci che gesto ha fatto?

Ne faccio tante di cose. Mi sono disperato sul rigore, mi sono sentito male. Ho pregato tutto il possibile.

Arriva Giaccherini?

Se arrivasse un calciatore sarebbe una mancanza di rispetto a questo gruppo meraviglioso. Penso che non arriverà.

FERRERO IN ZONA MISTA

Soddisfatto?

Se mi fa la seconda domanda è meglio.

Ci sarà un regalo a Giampaolo sul mercato?

Giampaolo non ha bisogno di un regalo, sono questi ragazzi il suo regalo. I ragazzi esprimono quello che lui chiede e vuole.

Sulla Roma.

Dico ai tifosi che bisogna stare vicini alla squadra. Io stavo qui, ero molto felice, però vivo a Roma, sono stato col cuore giallo e rosso perché sono cresciuto a Testaccio ma ora la mia squadra è la Samp e la amo. Però amo il tifo. Lupacchiotti, state vicini alla squadra. Noi siamo romani e non ci dobbiamo far criticare da nessuno. Da domenica vi auguro di vincerle tutte.

Samp in Champions è sognare troppo?

Io rispondo quello che ha detto l'allenatore.

La Roma ha chiesto Torreira?

A me non risulta, dovreste chiederlo a Pradé e Osti. In questo momento non siamo in vendita.

Domani ci sono le elezioni in Figc. Le sue proposte?

Sono molto semplici, io amo il calcio e dico ai futuri presidenti: 'Non dimenticatevi che se prendete questa sedia dovete capire che nella vita c'è solo il pallone e il campo'. Se vogliamo riformare il calcio dobbiamo metterci in testa che al centro del mondo c'è il pallone e il resto è noia. Le sedie si bucano.

Perché non si candida lei?

Io mi sono candidato al divano di casa mia, non mi servono poltrone.