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Federico Barba: “La Roma favorita per lo scudetto: può fare bene e mi aspetto tanto dai giallorossi”

Barba a Roma Radio: "Alla Roma tante emozioni forti ma anche un grande sostegno: era una cosa incredibile avere tanti tifosi nelle partite importanti anche se era il settore giovanile. Ricordo partite all'Olimpico con 20 000 spettatori!"

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"Tanto affetto per me dopo il gol, mi ha fatto piacere": così Federico Barba, intervenuto a Roma Radio dal ritiro dell'under 20. Un week end da incorniciare il suo; Domenica ha infatti segnato alla Lazio il suo primo gol in carriera, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria dell'Empoli per 2 a 1. Come si trova il classe '93 in questa esperienza toscana? Sembrerebbe davvero bene: "A Empoli ho trovato un ambiente sereno dove si può lavorare bene e si vive bene. Tutta un'altra cosa rispetto alla Roma: anche se io mi sono solo affacciato alla prima squadra, lì ci sono ben altre pressioni. Qui si lavora con tranquillità e per questo è un'esperienza che consiglierei a tutti i giovani". 

Barba ha iniziato a giocare a calcio alla Totti Soccer School a 6 anni, poi Lodigiani e dal 2008 finalmente la Roma. Una storia in giallorosso, di cui il difensore classe 1993 conserva ricordi preziosi. "Bellissimo. Sono stati anni stupendi e conservo tante amicizie. Ho avuto allenatori molto bravi (Andreazzoli, Stramaccioni ndr). Sono stati anni belli perché eravamo un gruppo forte che è riuscito a vincere nel tempo. Tante emozioni forti ma anche un grande sostegno: era una cosa incredibile avere tanti tifosi nelle partite importanti anche se era il settore giovanile. Ricordo partite all'Olimpico con 20 000 spettatori!" Per il campionato quindi è superfluo chiedere a chi vanno i suoi favori del giovane difensore: "La Roma rimane la favorita per lo scudetto: può fare bene e mi aspetto tanto dai giallorossi".

Barba si gode ora la sua esperienza a Empoli, ma è sempre entusiasta di essere convocato in nazionale: "La nazionale è importante per un ragazzo. Ti dà tanta esperienza a livello internazionale. Cosa che non puoi avere nel club in Primavera o se giochi in Serie B". Il suo compagno più forte nell'under 20? "Ce ne sono tanti ma se devo fare un nome, dico Verre" Un'altra vecchia conoscenza in casa Roma.

Dall'intervista viene fuori un ragazzo promettente, dalle idee e chiare e con i piedi per terra. Federico Barba non sente addosso la pressione di dover essere il futuro del calcio italiano: "Non ci penso proprio a queste cose. Mi sembra anche un po' inutile concepire pensieri così lontani. Meglio pensare di giorno in giorno e cercare di migliorare e fare bene. Magari poi i risultato arrivano senza neanche immaginarli!"