(tuttomercatoweb.com-C.Di Cintio) Gentili lettori, dopo aver illustrato nella passata settimana in cosa consiste il Ranking Uefa e aver spiegato come questa speciale classifica incida sull'accesso alle competizioni europee,
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Ecco come cambierà la Champions League dal 2015/2016
(tuttomercatoweb.com-C.Di Cintio) Gentili lettori, dopo aver illustrato nella passata settimana in cosa consiste il Ranking Uefa e aver spiegato come questa speciale classifica incida sull’accesso alle competizioni europee,
è giunto il momento di gettare un sguardo sul prossimo futuro.
Ed, infatti, se è vero che da un lato il Ranking Uefa sta mettendo in evidenza il valore calcistico complessivo dei clubs di ogni nazione, dall'altro, ha palesato la necessità di un cambiamento dell'attuale sistema di competizioni europee.
Tale scelta è imposta dalla trasformazione che, negli ultimi anni, ha visto il calcio lentamente tramutarsi da sport di campo in spettacolo televisivo la cui diffusione produce introiti che rappresentano, nella maggior parte dei casi, circa il 70% del fatturato di ogni club.
In questo contesto il prestigio che ha guadagnato negli anni la Champions League ha letteralmente "cannibalizzato" l'altra competizione Europea, ovvero l'Europa League, che, attualmente, suscita su sponsors e televisioni un appeal decisamente inferiore rispetto alla vecchia Coppa dei Campioni.
Per tale motivo sia Uefa che Leghe Europee hanno avvertito la necessità di ridefinire lo scenario delle competizioni e le modalità di accesso ai tornei continentali i quali, tuttavia, rimarranno invariati sino alla stagione 2015/2016 per onorare contratti televisivi e di sponsorizzazione che saranno in vigore proprio fino a quella data.
Esiste pertanto un lasso di tempo piuttosto ampio per concepire nuovi progetti ad arrivare a delle competizioni Europee riviste e modulate sulle nuove esigenze commerciali che il calcio moderno richiede.
Nel frattempo Fair Play Finanziario, da un lato, e Ranking Uefa, dall'altro, avranno il compito di dare vita ad un doppio binario di selezione ovvero quello strettamente aziendale, per quanto concerne il primo, e quello tecnico- sportivo, per quanto riguarda il secondo.
I progetti attualmente allo studio sono essenzialmente tre.
La Uefa, infatti, soffre molto la situazione della Europa League divenuta competizione di secondo piano ove gli introiti per i club sono decisamente inferiori e l'interesse degli spettatori scema di anno in anno.
Per tale motivo i vertici del calcio continentale stanno pensando di eliminare anche questo torneo come è già avvenuto in passato per la "Coppa delle Coppe" che, comunque, a mio giudizio, aveva un certo fascino ed anche un senso sportivo dato che vi potevano accedere solo le vincenti delle coppe nazionali di ciascun paese.
In questa prospettiva la nuova Champions League dovrebbe passare ad un numero complessivo di 80 squadre che, dopo la fase di play off ( ovvero gli attuali preliminari di Champions League), scenderebbe 64 unità che dovrebbero comporre 16 gironi da 4 squadre.
Questo progetto appare il più semplice e fattibile ed, infatti, prevede l'accesso di diritto alla fase a girone della nuova competizione delle prime 4 classificate del campionato nazionale mentre la 5° e la 6° della graduatoria finale potranno accedere ai play off ( il numero di posti che consentiranno l' accesso diretto dipenderanno come sempre dal Ranking Uefa).
Altro progetto allo studio è quello di dare vita ad una Champions League di Serie A che assegna la coppa ed alla quale potranno accedere le nazioni che occupano i primi 10 posti del Ranking Uefa che, in base alla graduatoria, potranno avere a disposizioni per i propri clubs da un massimo di 4 posti ad un minimo di 1.
In tale prospettiva verrebbero eliminati, oltre alla Europa League, anche i play off di Champions ( gli attuali preliminari ) per lasciare spazio ad una Champions League di Serie B con un sistema di promozioni e retrocessioni sul genere dei campionati nazionali.
Infine il progetto meno attuabile, ovvero quello secondo cui le grandi d'Europa dovrebbero creare una SuperLega a 48 squadre, fuori dalla Uefa, dove dovrebbero partecipare di diritto i club delle Grandi Nazioni d'Europa, i vincitori delle Champions League, i paesi che guidano il Ranking Uefa e, solo in via residuale, alcuni clubs provenienti dai campionati nazionali.
Tale sistema ovviamente svilisce la competizione sportiva di accesso impedendo, di fatto, l'emersione di nuove realtà oltre a prevedere dei costi gestione molto alti che, allo stato, solo la Uefa con la gestione centralizzata dei diritti tv può permettersi.
Comunque sarà la nuova Europa una cosa è certa: nei prossimi anni cambieranno molti equilibri a livello continentale e, per tale ragione, è necessario pensare a migliorare il sistema calcistico nazionale per non ritrovarsi a dover rimpiangere tra qualche di non esser stati al passo con i tempi.
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