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Don Ciotti, rogo ulivi non fermerà azzurri

«Non so se l’incendio possa essere legato all’arrivo della Nazionale di calcio e comunque non lo posso escludere, ma se dovesse essere così posso dire che il direttore generale della Figc, non appena ha saputo dell’atto...

Redazione

«Non so se l'incendio possa essere legato all'arrivo della Nazionale di calcio e comunque non lo posso escludere, ma se dovesse essere così posso dire che il direttore generale della Figc, non appena ha saputo dell'atto intimidatorio alla coop Valle del Marro, mi ha telefonato per esprimere solidarietà ma anche per accelerare l'arrivo della Nazionale di Cesare Prandelli nella Piana».

A dirlo è stato il presidente di Libera, don Luigi Ciotti. Il sacerdote ha incontrato don Pino Demasi, referente dell'associazione nella Piana di Gioia Tauro e i giovani della coop che gestisce i beni confiscati alla 'ndrangheta che hanno subito tre giorni fa l'ennesimo atto intimidatorio con l'incendio di centinaia di alberi di ulivo che erano stati confiscati ai Mammoliti di Castellace di Oppido Mamertina ed affidati alla coop di Libera. La Nazionale, secondo l'intenzione della Federazione, si recherà ad allenarsi su un campo di calcio a Rizziconi confiscato alla cosca Crea. «Sono venuto - ha poi detto don Ciotti - non per esprimere solidarietà ai ragazzi della Valle del Marro ma per invitare tutti alla corresponsabilità. Nella Piana e più in generale in Calabria stanno crescendo i segni positivi di riscatto dalle mafie per cui il lavoro di questi giovani ovviamente dà fastidio così come dà fastidio l'azione di altre coop in Sicilia dove poche ore fa sono accaduti fatti molto gravi che sono all'esame della magistratura». Don Ciotti sulla vicenda siciliana non ha voluto aggiungere altro per rispetto a chi sta conducendo le indagini. Subito dopo don Ciotti si è recato a visionare personalmente l'uliveto distrutto dall'incendio a Castellace di Oppido Mamertina. I terreni sono stati visitati anche dal senatore del Pd ed ex prefetto di Reggio Calabria Luigi De Sena e dal procuratore di Palmi Giuseppe Creazzo. Dopo il sopralluogo don Ciotti ha annunciato che si recherà al porto di Gioia dove incontrerà i portuali che stanno manifestando per la tutela dello scalo portuale. (ANSA).