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Domani Consiglio di Lega: si cerca di “salvare” Lotito

Saranno protagonisti i dirigenti dei club, ma anche gli avvocati nel Consiglio della Lega di serie A convocato per domani a mezzogiorno con un punto all’ordine del giorno, non esplicito ma nemmeno misterioso: elaborare un progetto di...

Redazione

Saranno protagonisti i dirigenti dei club, ma anche gli avvocati nel Consiglio della Lega di serie A convocato per domani a mezzogiorno con un punto all'ordine del giorno, non esplicito ma nemmeno misterioso: elaborare un progetto di revisione dell'articolo 22 delle Noif (Norme Organizzative Interne Federali), che prevede la sospensione dei dirigenti dalle cariche societarie dopo una condanna tale da far venire meno i requisiti di onorabilità.

Il tema è attuale dopo la sentenza di primo grado del Tribunale di Napoli su calciopoli che ha riconosciuto colpevoli vari dirigenti, fra cui quelli della Fiorentina, Andrea e Diego Della Valle, e il presidente della Lazio Claudio Lotito. Come anticipato nei giorni scorsi dal presidente della Lega Maurizio Beretta, fra le novità auspicate c'è la sospensione solo in caso di sentenza passata in giudicato, oltre a un chiarimento sulle conseguenze in caso di prescrizione.

Intanto non ci sono commenti da Beretta alle dichiarazioni del presidente del Coni Gianni Petrucci che ha parlato di «calcio malato di doping legale», di «arroganza di una parte del calcio» e di «una Lega senza presidente». Beretta ha scelto di aspettare la riunione di domani mattina per esaminare in quel contesto anche le dichiarazioni di Petrucci. Dagli ambienti di via Rosellini però ci tengono a precisare che la Lega di A è governata da un presidente nella pienezza dei suoi poteri, così come funzionano pienamente gli altri organi di governo, il Consiglio e l'Assemblea. Beretta - fanno notare da via Rosellini - non si è mai dimesso, ma si è dichiarato disponibile a farlo immediatamente quando le società glielo chiederanno, dopo aver individuato il suo successore. Inoltre, sempre riguardo alle dichiarazioni di Petrucci, si precisa che non è esatto che l'accordo collettivo non sia stato firmato, dato che è in vigore dal 5 settembre, prima ancora di quello della serie B che, infatti, ne ha tratto ispirazione in larga parte.

Infine, è vero che la carica di vice presidente è scoperta dopo la decadenza di Rosella Sensi e non è stata ancora rinnovata ma, così come previsto dallo Statuto, è il Presidente del Collegio dei Revisori che, in caso di dimissioni del Presidente, diventa reggente con i poteri di convocare l'assemblea elettiva. (ANSA)