La Lega Calcio ha raggiunto un accordo per il rinnovo con Infront relativamente alla vendita dei diritti televisivi per il periodo successivo al 2015. Ad annunciarlo e' stato il presidente della Juventus Andrea Agnelli che ha commentato: "Si e' concluso un percorso sul tema dei diritti televisivi che era iniziato la scorsa estate. L'intervento della Juventus e delle altre sei societa', interpretato come un elemento di disturbo, in realta' non voleva essere che un elemento di maggiore riflessivita' su un tema molto importante".
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Diritti tv, Lega rinnova accordo con Infront
La Lega Calcio ha raggiunto un accordo per il rinnovo con Infront relativamente alla vendita dei diritti televisivi per il periodo successivo al 2015.
L'accordo raggiunto oggi in Lega Calcio sui diritti televisivi per il periodo 2015/2018 e per il successivo triennio, non soddisfa pienamente la Juventus, che avrebbe voluto un approccio piu' aggressivo, ma e' gradito alla maggior parte delle societa' di serie A. A rivelarlo e' stato oggi in Lega Calcio il presidente della Juventus Andrea Agnelli che ha spiegato: "Se si pensa a quelli che erano i termini dell'accordo che ci erano stati proposti dall'advisor nel mese di agosto e a quello che abbiamo raggiunto oggi, e' sicuramente un risultato molto soddisfacente per la Lega. Questo accordo non soddisfa appieno pero' una societa' come la Juve, ma dobbiamo essere altrettanto consci che per raggiungere il consenso bisogna pensare agli interessi di tutti quanti e l'operazione di trattativa che e' stata portata avanti da me e dal presidente Lotito e' stata molto costruttiva. Sono particolarmente grato al presidente Lotito col quale c'e' stata subito unita' d'intenti per creare maggior valore. Questo ci apre una nuova prospettiva per un accordo migliorativo che lascia sicuramente molto soddisfatti la stragrande maggioranza dell'assemblea". La Juve non e' soddisfatta, perche'? "L'accordo avrebbe potuto dare maggiore aggressivita', avrebbe potuto portare risultati migliori, pero' quando uno cerca di interpretare il consenso generale, deve interpretare anche le esigenze di societa' che hanno sicuramente maggior bisogno di noi di garanzie nel breve e nel medio periodo. Magari la Juve, cosi' come altre societa', puo' assumere posizioni piu' aggressive con un rapporto di maggior confronto-scontro, mentre chi vuol rischiare di meno avra' un rendimento minore. Questo alla fine e' un buon compromesso".
(ITALPRESS)
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