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Diritti tv, Beretta: “Necessario trovare accordo. Scommesse? Inaccettabili schizzi fango senza prove

C’è da fare tanto, c’è da fare in fretta. Il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, arriva in via Rosellini e spiega il senso di questa ‘assemblea informalè di oggi decisa dopo il parere, richiesto da Juve, Inter,...

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C'è da fare tanto, c'è da fare in fretta. Il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, arriva in via Rosellini e spiega il senso di questa 'assemblea informalè di oggi decisa dopo il parere, richiesto da Juve, Inter, Milan, Roma e Napoli, sulla interpretazione di una parte della legge Melandri.

«Ha un valore interpretativo autorevole, ovviamente non è un meccanismo automatico - dice Beretta riferendosi al testo del Dipartimento affari giuridici e legislativi della presidenza del Consiglio - ma mette sul tavolo un'interpretazione che va tenuta in considerazione. E anche per questo credo che oggi sia utile un confronto serrato». Il consigliere federale Lotito lo ha invece definito 'carta che girà. «Diciamo che entra nella discussione», taglia corto Beretta avvisando che c'è la necessità di stringere i tempi. Va sanata la frattura per passare oltre, «all'approvazione delle linee guida per la vendita dei diritti tv dal 2012 per tre anni e c 'è la necessità di trovare accordi e strumenti per fatturare i soldi già incassati, punti sui quali sarà bene confrontarsi con molta serenità e spirito costruttivo».

Insomma l'assemblea dovrà riprendere il lavoro 'disturbatò dagli echi del calcioscommesse. «La nostra posizione è nota - commenta Beretta - vogliamo grande severità nelle indagini e nelle eventuali sanzioni, scrupolo nell'accertamento di eventuali responsabilità, ma non siamo disposti a subire attacchi sulla base di voci e rumori». Intanto, davanti all' ingresso il 'disturbatorè Paolini, armato di megafono, tuona contro la corruzione e le scommesse. «Dobbiamo preservare la serie A da questi attacchi - conclude Beretta -, non possiamo accettare che arrivino schizzi di fango senza motivo».