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Di Canio, accuse di razzismo. La FA apre un'inchiesta

(repubblica.it) Nuovi guai per Paolo Di Canio. L’ex-giocatore della Lazio e del West Ham ha colto quest’anno un successo come allenatore,

Redazione

(repubblica.it) Nuovi guai per Paolo Di Canio. L'ex-giocatore della Lazio e del West Ham ha colto quest'anno un successo come allenatore,

portando al suo primo tentativo lo Swindon alla promozione dalla League Two alla League One, la serie C inglese. Ma ora la Football Association ha aperto un'indagine nei suoi confronti per un'accusa che da queste parti viene presa molto seriamente: razzismo. Di Canio è accusato di avere rivolto insulti e parole discriminatorie all'indirizzo di Jonathan Tehoue, un calciatore nero che è stato preso in prestito per qualche tempo nel corso della stagione e che ha successivamente lasciato lo Swindon. L'allenatore avrebbe pronunciato le frasi incriminate durante un discorso alla sua squadra a fine campionato, dunque non direttamente in faccia a Tehoue, che non era presente. Ma alcuni dei suoi ex-compagni di squadra gli avrebbero riferito l'offesa, lui l'ha riferita alla federcalcio inglese e ora la federazione ha aperto un'inchiesta.Di Canio per ora non fa commenti e nemmeno lo Swindon, un cui portavoce si limita a dire che la faccenda è "nelle mani dei nostri avvocati". L'allenatore, tornato di recente in Inghilterra dopo una breve vacanza in Italia, dovrebbe essere interrogato dalla Football Association nei prossimi giorni. Tehoue si sarebbe lamentato dei commenti di Di Canio parlandone per prima cosa con il presidente dello Swindon, Nicholas Watkins. La società, secondo quanto scrive oggi il Daily Mail, avrebbe compiuto una prima indagine, chiedendo a Di Canio la propria versione. L'allenatore ha incontrato il presidente, ma non è chiaro se ci siano state sanzioni disciplinari contro di lui da parte del club. Ora la parola passa alla federazione.Di Canio era stato protagonista di un altro incidente, a inizio campionato, litigando con uno dei propri giocatori (bianco) al rientro negli spogliatoi. I due erano andati vicino alla rissa. Ma poi tutto pareva dimenticato quando lo Swindon ha cominciato a vincere. Sembrava anzi che ci fosse un buon rapporto tra l'allenatore e la squadra. Il mese scorso, commentando la sua decisione di escludere Tehoue, Di Canio aveva detto pubblicamente: "E' una decisione tecnica. Il fatto è che non è bravo come pensavo. E' impossibile per me pensare che Tehoue scenderà in campo un'altra volta per lo Swindon. I miei giocatori danno il 100 per cento. Abbiamo sofferto insieme per tutta la stagione. Ho giocatori molti migliori di lui, che giocano e si comportano come io voglio". Qualcosa tra i due evidentemente doveva essere successo. Tehoue  ha giocato solo una partita dall'inizio per lo Swindon e in due è entrato come sostituto. Ma se è vero che alcuni dei suoi compagni sarebbero pronti a testimoniare contro Di Canio per i presunti insulti razzisti, significa che l'allenatore non è poi così amato dalla squadra come lui stesso crede.Il Mail ricorda che Di Canio fu punito e multato dalla federcalcio italiana per avere fatto ripetutamente il saluto a mano tesa ai tifosi della Lazio quando giocava a Roma. Il giornale sottolinea che, in passato, Di Canio disse: "Io sono fascista, non razzista". In Inghilterra l'accusa di razzismo può portare non solo alle squalifiche in campo calcistico, ma dritto in prigione. Quest'anno la federcalcio inglese ha già avuto a che fare con due episodi controversi di questo genere: le ingiurie razziste di Luis Suarez del Liverpool contro Patrice Evra del Manchester United, punite con otto giornate di squalifica a Suarez e 40 mila sterline di multa; e l'accusa di simile ingiurie da parte di John Terry del Chelsea all'indirizzo di Anton Ferdinand del Qpr, un caso ancora aperto, che sarà deciso dalla giustizia civile in luglio ma che ha già fatto perdere la fascia di capitano della nazionale a Terry, l'incidente che ha messo in moto le dimissioni di Fabio Capello da allenatore dell'Inghilterra.