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Deferito Lotito. Parlò di “tintinnio di manette”

Aveva parlato di “tintinnio di manette” evocando una nuova “tangentopoli” ma stavolta per gli arbitri; ora dovrà risponderne davanti alla giustizia sportiva.

Redazione

Aveva parlato di "tintinnio di manette" evocando una nuova "tangentopoli" ma stavolta per gli arbitri; ora dovrà risponderne davanti alla giustizia sportiva.

Il procuratore della Figc, Stefano Palazzi, ha deferito alla Disciplinare il presidente della Lazio Claudio Lotito "per aver espresso dichiarazioni conseguenti alla conduzione arbitrale della gara Lazio-Juve del 2 maggio scorso, giudizi lesivi della reputazione dell'istituzione arbitrale e delle istituzioni federali adombrando dubbi sulla regolarità del campionato a causa di circostanze idonee ad influenzarne il regolare svolgimento integranti, a suo dire, fattispecie penali tali da originare l'emissione di misure cautelari e ledendo la credibilità delal giustizia sportiva".

Per responsabilità diretta è stata deferita anche la società biancoceleste. Lotito si era scagliato contro la direzione di gara di Mazzoleni dopo la sconfitta per 1-0 della Lazio: in particolare il presidente del club biancoceleste si era scagliato per un rigore non dato a Floccari e aveva detto "come avvengono certi fatti e se sono determinati al fine di cambiare i risultati".

 

FONTE corrieredellosport.it