Il futuro della Serie A si chiama Dazn. Veronica Diquattro, amministratore delegato del gruppo che ha appena vinto la partita dei diritti televisivi, ha affidato alla Gazzetta dello Sport il racconto delle strategie per il prossimo futuro: "Chi ama il calcio può stare tranquillo. Non possiamo dare ancora una cifra precisa, ma certamente rifletterà la nostra filosofia: essere il più accessibili possibile. Sarà meno di quello che si spende oggi".
news calcio
Dazn, l’ad Diquattro: “Costi bassi e contatto con l’azione. Il nostro studio è lo stadio”
L'amministratore delegato del gruppo che si è appena assicurato i diritti televisivi per la Serie A: "Ragioniamo su un canale sul digitale terrestre per eventuali problemi di connettività"
Cosa cambierà? Avrete anche voi i collegamenti dallo studio?
È chiaro che anche noi evolveremo e creeremo momenti informativi sempre più ricchi. Ma sapendo che il nostro studio è lo stadio. In questi anni lo abbiamo dimostrato. Ci piace offrire agli abbonati la sensazione di essere in contatto con l’azione. Dentro le emozioni. E proseguiremo così. Abbiamo una grande responsabilità, vogliamo raccontare la Serie A nel modo migliore. Ci sarà un “luogo Dazn”, ma sempre con un linguaggio fresco e giovane. Sicuramente non lo chiameremo mai studio.
Il ministro Colao ha lanciato un allarme sull’arretratezza tecnologica in Italia.
Crediamo che la nostra offerta possa aiutare questo cammino verso standard più europei. Comunque stiamo pensando anche a un canale sul digitale terrestre per chi dovesse avere problemi di connettività.
© RIPRODUZIONE RISERVATA