Arriva la sconfitta all'esordio dei campioni in carica del Cile nel remake della finale della scorsa Coppa America. Sì perché l'Argentina, grazie alle reti ad inizio ripresa di Angel Di Maria e di Banega, ha sconfitto La Roja all'esordio nel girone D, con tutto che all'Albiceleste mancava il suo capitano, e simbolo, Lionel Messi, rimasto per tutti i 90 minuti in panchina a causa di un problema alla schiena.
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Coppa America, Argentina-Cile 2-1
Inutile il gol di Fuenzalida nel finale, perché l'Argentina, con le reti di Di Maria e Banega, batte il Cile nella rivincita della finale della scorsa Coppa America. Messi in panchina per tutto il match, causa infortunio alla schiena
Martino si è affidato al tridente pesante con Higuain punto di riferimento, supportato da Di Maria e da Gaitan. Banega e Fernandez come mezzali e Mascherano davanti alla difesa in cabina di regina, mentre Mercado, Otamendi, Mori e Rojo schierati in difesa a protezione di Romero.
Identico 4-3-3 per Pizzi, che ha schierato in campo Sanchez, Vargas e Beausejour davanti a tutti. Aranguiz, Diaz e Vidal a centrocampo; Medel, Jara, Isla e Mena in difesa davanti a Bravo.
Passano pochi minuti dal fischio d'inizio e Gaitan sfiora subito il vantaggio andando a scheggiare la traversa con un colpo di testa sul cross, perfetto, di Di Maria. Per tutto il primo tempo molto meglio l'Argentina che si rende pericolosa più volte con Higuain, con Rojo e con Di Maria. Unico brivido per l'Albiceleste che arriva alla mezz'ora, quando Sanchez sfiora il vantaggio per il Cile. Il primo tempo termina sullo 0-0 ma, dopo 5 minuti dall'inizio della ripresa si spezza l'equilibrio con Di Maria che beffa Bravo sul primo palo, dopo l'assist perfetto di Banega.
Neanche tre minuti ed il fuoriclasse del PSG ricambia il favore al centrocampista del Valencia perché, Banega, beffa Bravo, con una conclusione deviata, sul suo palo ancora una volta. Al 67' Higuain sfiora anche il tris, ma questa volta il portiere del Cile si fa trovare pronto e salva la porta cilena. Cile che in pieno recupero trova la rete della bandiera con Fuenzalida, che di testa insacca l'assist di Orellana.
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