Il commissario tecnico della Nazionale italiana, Antonio Conte, ha parlato in conferenza dalla sala stampa di Coverciano. Inevitabili le domande sul suo addio ma soprattutto sul suo futuro. Queste le sue parole:
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Conte: “Vediamo il futuro cosa mi riserverà, in Italia o all’estero”
"Il Chelsea? Non è assolutamente un tabù, ma potrei parlare anche di altre squadre italiane"
L'addio alla nazionale?
Mi era stato chiesto di fare chiarezza sulla mia posizione visto che il mio contratto sarebbe scaduto dopo gli Europei. Ci ho pensato e ho ponderato la decisione e quando non ho avuto più dubbi l'ho comunicato al presidente, a colui che mi ha scelto e mi ha voluto qui.
Il futuro sarà l'Inghilterra?
In questo momento non mi intriga nulla. Sono l'allenatore della Nazionale e questa esperienza mi ha insegnato tanto. Un'esperienza fantastica, straordinaria, ho sempre invidiato gli allenatori che hanno disputato Mondiali ed Europei.
Quando hai deciso di lasciare la Nazionale? Parlare di Chelsea è un tabù?
Sinceramente dopo la qualificazione agli Europei a ottobre, sarà stata la gioia e un po' il tutto, ero pieno di soddisfazione nel vedere un gruppo che era riuscito a tagliare il traguardo. Lì ho valutato la possibilità di restare, ma sono passati altri 4 mesi ed è stata dura. Sono stato in difficoltà, bisogna capire dove si è felici e so che farei molta fatica a stare in garage. Il Chelsea? Non è assolutamente un tabù, ma potrei parlare anche di altre squadre italiane. Queste scelte non vengono mai prese con superficialità. Vediamo il futuro cosa mi riserverà, in Italia o all'estero.
Ha già deciso dove andrà?
L'unica decisione che ho preso è che non sarò il Ct. La mia volontà è quella di tornare in un club.
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