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Conte: “Su Cremona qualcuno dovrà darmi spiegazioni. Resto Ct”

"È una vicenda molto molto dolorosa che va avanti da 4 anni. Spero si possa quanto prima chiarire tutto, attendo con fiducia"

Redazione

Deciso a rispettare l'accordo con la Federcalcio, eppure amareggiato dall'inchiesta sul calcioscommesse che continua a chiamarlo in causa. Antonio Conte torna a parlare mentre sta preparando la sfida decisiva con la Croazia e il test col Portogallo che chiuderà questa stagione, intensa e al contempo complicata per il commissario tecnico. «Ultimamente vengo accostato a diversi club ma non mi ha mai sfiorato l'idea di abbandonare la Federazione. Ho fatto una scelta e sono felice della strada intrapresa - ribadisce Conte - Già tempo fa dissi che avrei portato a termine il mio mandato, non devo ripetere le stesse cose ogni due mesi».

L'inchiesta sul calcioscommesse, in cui è uno degli imputati, non appare però la compagna di viaggio ideale: «È una vicenda molto molto dolorosa che va avanti da 4 anni - si rabbuia il ct - All'inizio di questo 'incubò ho subito anche una perquisizione a casa e come si parla di questa vicenda esce in tv la mia faccia. Spero si possa quanto prima chiarire tutto, attendo con fiducia. Capisco che quando si entra in certi meccanismi poi è difficile uscirne però - dice serio - qualcuno un giorno dovrà darmi delle spiegazioni». Gli chiedono se si sente 'usatò dalla procura di Cremona: «Certe riflessioni vanno fatte da soli, poi ognuno è libero di pensarla come vuole. I miei avvocati sono apparsi dubbiosi sulla mia permanenza in caso di rinvio a giudizio?La cosa migliore è lavorare e dare il massimo senza questi stimoli dolorosi. Il presidente Tavecchio si è espresso, a me si chiede di lavorare per andare agli Europei e cercare poi di fare anche lì il nostro massimo». Intanto si tiene strette le parole di fiducia del presidente della Repubblica Mattarella durante una recente iniziativa nei Giardini del Quirinale: «Mi hanno fatto molto piacere, ho trovato una persona amante del calcio che mi ha responsabilizzato molto».

Questa stagione per il ct ha avuto anche un inizio-choc con l'addio alla Juve. Che comunque ha saputo vincere lo stesso scudetto e Coppa Italia e arrivare addirittura in finale di Champions persa poi col Barcellona: forse, azzarda qualcuno, Conte ne aveva sottovalutato il potenziale. «Io non ho mai sottovalutato niente e nessuno perchè conosco bene il potenziale umano di questa società e di questa squadra - la replica - La Juve ha fatto una grandissima stagione ma per certi versi mi ha sorpreso, specie con la finale di Champions, ero convinto che per quell'obiettivo ci volessero almeno due o tre anni invece hanno saputo accorciare i tempi e il merito è di Allegri, dei giocatori, dei dirigenti e della proprietà. Non voglio entrare in una discussione sul sistema, mi auguro però che quanto raggiunto da Juve, Napoli e Fiorentina in Europea sia un punto di partenza per tutte le squadre italiane. Chi ha fatto meglio in campionato? Allegri E Sarri che ha fatto un torneo sopra le righe, bravi pure Palermo, Genoa e Samp. Garcia e Montella chiedono rinforzi come io in passato? Non mi sorprendono, ogni allenatore dipende dai risultati e quindi ha diritto ad avere chiarezza per lavorare sempre meglio».