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Confederations Cup, sorteggio: è già Italia-Brasile

I Magnifici sette ct, in attesa del loro collega africano, sono sbarcati a San Paolo per partecipare al

Redazione

I Magnifici sette ct, in attesa del loro collega africano, sono sbarcati a San Paolo per partecipare al sorteggio della Confederations Cup. Tra i tecnici delle 8 nazionali che parteciparanno alla competizione, che precede di un anno il mondiale brasiliano, spiccano due italiani: il ct della nazionale, Cesare Prandelli, e il selezionatore del Giappone, campione d'Asia, Alberto Zacceroni. Ai quali andrebbe aggiunto, almeno in comproprieta' con il Brasile, anche il ct della 'Selecao' Luiz Felipe Scolari, oriundo veneto con doppio passaporto. Un trionfo tricolore, almeno in panchina.

Prandelli ha elogiato i 'nuovi italiani', facendo capire che continuera' a fare ricorso agli oriundi (il prossimo potrebbe essere il fiorentino Roncaglia): ''possono portare culture diverse e mentalita', con loro possiamo solo migliorare. Abbiamo giovani interessanti - ha aggiunto -e decideremo quali portare alla Confederations, anche per la concomitanza con le finali dell'Europeo U.21. Sara' un'occasione per qualche giovane per fare esperienza e proporsi su un palcoscenico internazionale''.''L'importante e' farsi trovare pronti: giocheremo contro le squadre piu' forti del mondo e vogliamo arrivare con una preparazione mentale adeguata'', ha detto ancora Prandelli, che non ha voluto rispondere ''per superstizione'' ad una domanda sui Mondiali del 2014. ''Non siamo ancora qualificati'', ha spiegato sorridendo. Il ct azzurro ha poi annunciato che domani, dopo il sorteggio, decidera' la sede del ritiro della nazionale.

Secondo la stampa brasiliana, l'Italia dovrebbe andare in ritiro a Belo Horizonte, la citta' dove ha sede la Fiat.''I miei collaboratori sono in Brasile da una settimana e hanno visto piu' soluzioni'', ha tagliato corto il ct. Prandelli e Zaccheroni sono stati affiancati in conferenza stampa dal ct di Tahiti, Eddy Etaeta, vincitore della Coppa d'Oceania, che ha scatenato la curiosita' della stampa internazionale a proposito della nazionale in cui giocano 4 fratelli che fino a pochi anni praticavano il calcio a piedi scalzi: sono i Tehau, ovvero Jonathan, Teaonui, Alvin e Lorenzo. Lo strano trio di tecnici italo-polinesiano era stato preceduto dai ct di lingua spagnola:Vicente del Bosque, ct campione del mondo e d'Europa con la Spagna delle meraviglie; Oscar Washington Tabarez, ct dell'Uruguay, vincitore della Coppa America; e Jose' de la Torre, allenatore del Messico. Per ultimo e' apparso, da solo, 'Felipao', riportato sulla panchina verdeoro dieci anni dopo il trionfo di Yokohama dal presidente della Cbf, Jose' Maria Marin, con la complicita' del presidente della Fifa, Joseph Blatter, 'reo confesso'. Il capo del calcio mondiale non avrebbe infatti gradito vedere vuota la poltrona del ct dei cinque volte campioni del mondo al sorteggio che, seppure in programma domani, ha gia' riservato alla Selecao l'Italia come avversaria. Infatti le due europee non potevano essere messe nello stesso girone, cosi' come le due sudamericane, cosi' la Fifa ha ufficializzato che Brasile e Italia faranno parte del gruppo A e Spagna e Uruguay del B.

Dalla seconda urna (rappresentante Africa, Giappone, Tahiti e Messico) verranno estratte 2 nazionali per ciascun raggruppamento, in modo da formare i due gironi da 4 squadre l'uno che costituiscono la prima fase del torneo, per il quale sono gia' stati venduti 132mila biglietti. ''Non potevamo avere una nazionale senza tecnico al sorteggio, sarebbe stato terribile'', ha ammesso candidamente Blatter parlando dell'arrivo di Scolari sulla panchina brasiliana. Stampa e 'torcida' hanno storto il naso per l'intromissione della Fifa che ha infranto il sogno, durato per la verita' solo lo spazio di una notte, di vedere sulla panchina della 'Selecao' il tecnico agognato dai club piu' ricchi e titolati del mondo: Pep Guardiola.Si dovranno accontentare di un usato garantito che ha un solo obiettivo: vincere il Mondiale in casa, per non ripetere il dramma collettivo del 1950. (ANSA)