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Como, Serie B dopo 11 anni grazie a Carlo Sabatini

Il fratello del direttore sportivo giallorosso trova la promozione, dalla Lega Pro alla Serie B, con il Como. Carlo Sabatini dovrebbe restare alla guida del club anche nella serie cadetta

Redazione

"Como... è qui la festa! Serie B, dopo undici anni. Il tutto dopo un campionato tra alti e bassi e i play-off raggiunti solo all'ultima giornata. La vittoria finale per i ragazzi di Carlo Sabatini è arrivata solo dopo il doppio confronto con il Bassano. Il pallone nel destino di famiglia - come il cioccolato, il padre era operaio alla Perugina - perché il fratello Walter è diventato DS della Roma dopo una carriera giocata tra i giallorossi stessi, Perugia e Parma.

"Carlo invece no, lui la carriera da calciatore l'ha conclusa presto. Anzi, prestissimo. Prima dei vent'anni - come riportato sul portale di Gianluca Di Marzio - viene mandato dal Peugia in prestito nei dilettanti, così decide di smettere. Ma se davvero il pallone è nel destino della famiglia Sabatini, la carriera di Carlo non può finire qui. E infatti a 21 anni diventa allenatore della Pontevecchio, nelle giovanili. Poi si trasferisce a Padova, la città che lo renderà grande: tutta la trafila delle giovanili (nel frattempo un'esperienza a Udine da vice dell'amico Cosmi) poi, nella stagione 2008/2009, la promozione in Serie B da allenatore della prima squadra. 

"La prima della sua carriera, perché dopo una stagione travagliata adesso è arrivata la seconda. La più inaspettata. Subentrato a Colella il 13 gennaio, Sabatini era chiamato ad una vera e propria impresa: risollevare le sorti del Como e riportarlo in alto. Possibilmente alla promozione. E così è stato. Grazie alle reti di Simone Ganz, figlio d'arte e capocannoniere della squadra. Grazie ad un pubblico fantastico, protagonista della promozione. Grazie a lui stesso: timido, ma tenace e con grande intelligenza quando serve. Lui, che ora si gode una promozione che a Como mancava da 11 anni. Sapendo di aver fatto gran parte del lavoro.