Cinque persone su cento sono omosessuali, dati alla mano: nel calcio, invece, nessuno fa 'coming-out'. Una situazione che vede in disaccordo Paolo Colombo, giornalista di La7 e dichiaratamente gay.
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Colombo (La7): “Almeno 50 gay in Serie A”
Cinque persone su cento sono omosessuali, dati alla mano: nel calcio, invece, nessuno fa ‘coming-out’. Una situazione che vede in disaccordo Paolo Colombo, giornalista di La7 e dichiaratamente gay.
Intervistato dal magazine 'Futbol' nell'ultimo numero, Colombo ha detto la sua sul tema, svelando: "C'è un'ignoranza mostruosa: i calciatori devono giocare bene a pallone, quanto fanno tra le lenzuola compete solo alla sfera personale. L'Italia non è pronta socio-culturalmente ad accettare i giocatori gay, a partire dai tifosi: come i neri, gli atleti omosessuali si troverebbero contro interi stadi. E la Federcalcio non investe abbastanza sulla sensibilizzazione: come fanno ad esistere solo calciatori etero? Hanno fatto il vaccino da piccoli?""Ci sono già dei calciatori pronti ad ammettere la propria omosessualità - sostiene Colombo -. I tempi della società non sono però maturi: è troppo cattolica e tradizionalista. I giocatori gay sarebbero disposti a dichiararsi solo sotto pressione mediatica, e questo gli risolverebbe molti problemi interni, visto che alcuni non si accettano anche all'interno dei nuclei famigliari. Un problema che si ripercuote sullo stato psicologico. Includendo anche i bisessuali, è probabile che ci siano 50-60 atleti professionisti che vanno a letto con uomini (su un totale di 400-500 tesserati in tutta la Serie A, nda)".
Le dichiarazioni del giornalista sportivo vanno pertanto in controtendenza rispetto a quanto dichiarato nelle ultime settimane da Damiano Tommasi, presidente AIC, che, invece, invitava i suoi ex colleghi a tenere gelosamente custodite le proprie tendenze omosessuali.
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