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Catania, arrestati presidente e dirigenti. Partite comprate per non retrocedere

L'accusa è quella di frode in competizioni sportive e truffa: avrebbero comprato le partite alterando così i risultati degli incontri della squadra etnea e l'esito stesso del campionato

Redazione

La Polizia sta eseguendo sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di dirigenti del Catania che avrebbero comprato alcune partite del campionato di calcio Serie B appena concluso per consentire alla squadra di vincere ed evitare così la retrocessione. Come riporta l'Ansa, l'inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catania. I dirigenti arrestati sono accusati, a vario titolo, di frode in competizioni sportive e truffa: avrebbero comprato le partite alterando così i risultati degli incontri della squadra etnea e l'esito stesso del campionato. Perquisizioni sono in corso da parte della Polizia a Roma, Chieti, Campobasso e Catania nell'ambito dell'indagine nei confronti di alcuni dirigenti della società siciliana accusati di aver comprato le vittorie della squadra. L'indagine è stata condotta dalla Digos, in collaborazione con la Polizia postale. Ci sono anche il presidente, Antonino Pulvirenti, il suo vice Pablo Cosentino e l'ex direttore sportivo del Catania Daniele Delli Carri, tra gli arrestati dalla Polizia di Stato nell'inchiesta su presunte gare comprate. La Digos della questura gli ha notificato un provvedimento agli arresti domiciliari per truffa e frode sportiva.