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Cassano all’attacco: “Al Milan tanto fumo e poco arrosto. Scudetto? Non siamo secondi a nessuno”

Queste le parole al vetriolo del nuovo acquisto nerazzurro Antonio Cassano durante la conferenza di presentazione con la maglia dell’Inter

Redazione

Queste le parole al vetriolo del nuovo acquisto nerazzurro Antonio Cassano durante la conferenza di presentazione con la maglia dell’Inter

Sul suo approdo all'Inter: "Volevo innanzitutto ringraziare il Presidente Moratti e chi ha lavorato al mio passaggio, ovvero Marco Branca e Piero Ausilio. Dopo l’Inter c'è il cielo".

Sulle parole di Moratti: "Mi ha dato tante raccomandazioni, ma non le dico. Ha sempre avuto un debole per me, fin dai tempi di Mancini. Ma ha fatto bene a non prendermi, ero pazzo".

Sul Milan: "Avevo detto: 'Se sbaglio sono da rinchiudere in manicomio'. Ma questa volta non ho sbagliato io. Ha sbagliato qualcun altro, che andrebbe rinchiuso in un manicomio, che ha detto tante cose senza mai rispettarle. Galliani? Non sono io a dover fare nomi, ma era tanto fumo e poco arrosto. Ringrazio comunque il popolo rossonero per l'affetto che mi hanno dimostrato quando sono stato male. Da Tavana che mi ha salvato la vita, a Tassotti fino a Barbara Berlusconi. Io mi sono trovato male solo con una persona".

Sullo scambio con Pazzini: "Ci lavoravano da tempo, ma dovevamo stare zitti. Chi ci guadagna? L'Inter".

Su Stramaccioni: "Lo conosco dai tempi della Roma. E' una persona per bene, me ne parlano bene".

Sul contratto col Milan: "Si era parlato di rinnovo. Si era. Chiedete a lui. Rimandava, rimandava, sto ancora aspettando il loro rinnovo. Ma lui è abituato a parlare con chi gli lecca il sedere. Poi quando ho visto che due miei amici, Thiago Silva e Ibra se ne andavano, ho capito come andavano le cose".

Su Allegri: "Mi diceva che non mi prometteva niente, ma per lui ero la sesta, settima scelta".

Su Milano: "La città la conosco poco, ma per me è fondamentale tentare di vincere con questa squadra. Hanno fatto 10 acquisti, uno più bravo dell'altro".

Sulla Samp: "Sarà sempre nel mio cuore, mi ha cambiato la vita. Adesso gioco qui nell'Inter, chi lo sa cosa potrà succedere. Sono contento di aver ricostruito il rapporto con il Presidente".

Su altre offerte: "Avevo ricevuto un'offerta del Qatar. Mi avrebbero riempito di soldi, ma voglio partecipare al Mondiale. Per questo ho scelto l'Inter. Mi hanno voluto tutti, qui. Poi sono venuto qui soprattutto per Nagatomo: è un mio pallino".

L'intesa con Sneijder: "Chi sa giocare a pallone non deve spiegare niente. Sappiamo giocare a pallone".

Sul match di domani: "Non so, deciderà l'allenatore domani. Mi sono allenato in questo periodo, a modo mio ma l'ho fatto. Sono circa al 60%. Lavorando e acquisendo minuti posso migliorare".

Sugli ex compagni del Milan: "Si sono fatti sentire tutti, li ringrazio. Altri del Milan invece non si sono fatti sentire".

Su Pazzini: "E' mio amico, dispiace non giocarci insieme. Ma adesso siamo tutti felici e contenti".

Su Prandelli: "Ho un rapporto schietto e diretto. Se sto bene il posto ci sarà sempre. Farò di tutto per giocare in Nazionale. L'importante è che ci sia sincerità".

Su Maicon: "Ho parlato con lui, se dovesse rimanere sarei l'uomo più felice del mondo. E' come Thaigo e Ibra al Milan, fondamentale".

Su Ibrahimovic e Gattuso: "Lo sento ogni 2-3 giorni. Quello che mi ha detto lo tengo per me. Gattuso invece non ha detto cose sbagliate riguardo le regole nello spogliatoio. E se queste non vengono rispettate è colpa di qualcuno".

Sullo Scudetto: "Non so, ma ce la possiamo giocare alla grande. Non siamo secondi a nessuno".